Una volta c'erano le divise storiche, quelle che sapevi che erano a strisce o monocolore, coi numeri grandi o piccoli; le seconde maglie erano pressoché le stesse tutti gli anni, cambiava qualche piccolo dettaglio e niente più. C'era quel senso di appartenenza a quei colori storici stampati su una maglietta di cui ti eri innamorato da piccolo. Un po' come ricordarsi a memoria la formazione che doveva scendere in campo tutte le domeniche, era quella, e non cambiava quasi mai.
Poi vennero i primi cambiamenti, il nome dietro la schiena, le seconde maglie un po' più stravaganti, i pantaloncini di una lunghezza decente e non ascellari come una volta, ecc. Stava cambiando il calcio, e con esso la società, portata ad un consumismo esasperato. Si cominciarono ad adottare strategie manageriali futuristiche, innovative, le divise cambiarono rapidamente presentando numeri dietro la schiena di un altro colore, tonalità più o meno sbiadite o accese, toppe enormi a coprire mezza schiena, divise militari, fluo, sesamo e chi più ne ha ne metta.
Tutto in nome del profitto, e chi se ne importa se non piacciono alla gente, lo sponsor ha voce in capitolo perché paga, e decide come devono essere le monture ufficiali di una squadra. E così capita che il Napoli si presenti a giocare in Europa League in divisa mimetica, neanche andasse in guerra, o che l' inter indossi un pigiama a righe sottili per un anno intero.
Ma ciò che è peggio è che si abbandonino le storiche strisce che contraddistinguono da sempre la maglia della Juventus fc. Non bastava averle ridotte alle minime 3 di quest' anno, dalla prossima stagione pare si passi a 2, stile Genoa. Non che le maglie dei rossoblu siano brutte, anzi, ma la Juventus ha sempre avuto nella sua storia le stripes classiche, bianche e nere, 8 o 10 che siano, ma quella è la conformazione storica della divisa e mai può essere stravolta in un bicolore che non è mai appartenuto ai canoni estetici della società bianconera, ma cos'è, il Siena?
Se ne fregano del sentimento della gente adottando scelte tanto impopolari quanto rischiose, e tutto a discapito della grandissima maggioranza dei tifosi che di tutte queste novità ne farebbe sinceramente a meno.
Per non parlare poi del cambio di logo avvenuto già due anni fa: una j stilizzata che non rappresenta un bel nulla, accantonando lo stemma storico ufficiale di prima con la zebra, simbolo della società piemontese da sempre.
Scelte scellerate, in contrasto con chi è cresciuto e si è identificato in una maglia, uno stemma, dei colori.
Ridateci il calcio di una volta, ridateci le partite di campionato tutte insieme alla domenica, ridateci le DIVISE UFFICIALI di sempre, fateci tornare i bambini spensierati che eravamo.
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