Positivo o negativo: è questo il dilemma!

Parafrasando la massima del celebre drammaturgo inglese William Shakespeare, si possono descrivere gli ultimi assurdi giorni di Ciro Immobile, attaccante e punto di riferimento della Lazio e della nazionale italiana.
Sono ormai quasi venti giorni che la punta biancoceleste è preda di vari responsi medici legati la sua positività o meno al Coronavirus, un disagio evidente che l'attaccante italiano sta vivendo sulla sua pelle, condizionando anche le prestazioni della Lazio in campionato e nelle competizioni europee. 

Dopo aver saltato la trasferta in Champions League sul campo del Brugge, Ciro è riuscito ad essere convocato per la partita della Lazio sul campo del Torino, potendo entrare a partita in corso e contribuendo alla vittoria della sua squadra segnando il rigore del 3-3, a cui è seguito il gol vittoria di Caicedo (una abituè ormai) a tempo scaduto. 

Il calciatore napoletano, assieme alla società biancoceleste, era convinto di aver superato l'ostacolo COVID-19, situazione che si è purtroppo ripresentata nei giorni a seguire, essendo costretto a saltare due partire importanti contro la sua ex squadra, la Juventus, e la partita di coppa contro lo Zenit. 

Come è ben noto, c'è molta incertezza sulla questione tamponi in casa Lazio, in quanto la stessa società si è rivolta a più strutture per applicare le norme per il protocollo sanitario, ma tale situazione sta turbando non poco i propri tesserati. 

La scarpa d'oro in carica non vede l'ora di tornare a guidare i suoi compagni in campo, perché hanno bisogno del loro capitano e dei suoi gol, ma non solo: il calcio intero ha bisogno di Ciro Immobile!