Tre volte Messi, con tre specialità della casa, martedì contro il PSV in Champions. Tanto è bastato per far riprendere all'argentino i titoli dei giornali spagnoli e non. Messi dipinto nuovamente come il re che torna sul suo trono, l'alieno che fa nuovamente tappa sul pianeta Terra, il giocatore più forte del mondo.
Lo stesso Messi descritto, sempre dai giornali dopo il flop Mondiale, come l'eroe decaduto, un giocatore alle soglie del fine carriera, un extra-terrestre divenuto umano e pronto a cedere definitivamente lo scettro del più forte a Cristiano Ronaldo.

Una riflessione viene spontanea adesso; possibile che un giocatore dall'oggi al domani prima viene quasi accompagnato all'uscita del grande calcio e poi, dopo pochi mesi, varca di nuovo quella porta da primo della classe?

C'è un' incongruenza evidente in queste considerazioni.
Un bravo giornalista non è colui che, pur di impaginare un titolo ad effetto, lancia sentenze definitive per poi rimangiarsi la parola con un altro titolo, altrettanto magniloquente, ma completamente fuori luogo. Un bravo giornalista, nella fattispecie, avrebbe scritto:" Messi: Mondiale flop", senza invece dire: "Messi è finito!" E, tornando al match di martedì sera, sempre il bravo giornalista avrebbe scritto: "Tre prodezze di Messi", invece di "Messi è tornato!" Ma come, prima "era finito" e adesso "è tornato"? Forse non se n'è mai andato. Forse sono state tirate le somme troppo in fretta. Forse Messi è ancora il giocatore più forte del mondo, forse.

Il punto resta la coerenza, in tutti i campi e in ogni situazione. Il punto lo fanno i fatti. E questi ci dicono che Lionel Messi ha scritto la storia, ha vinto trofei su trofei, ha regalato al mondo pagine memorabili di grande calcio. Penso che regalerà ancora a noi tutti i suoi lampi di genio. Credo che non abbia ancora deciso di cedere lo scettro a qualcun altro.
Credo che Messi sia ancora il più forte giocatore al mondo. Ha attraversato annate, nell'ultimo periodo, un po' sottotono, è vero. Ma lo ha fatto sempre mostrando ciò che un buon 90% di calciatori non riesce a mostrare in tutta la carriera. 

Messi, ancora oggi, è il calcio, e senza di lui non sarebbe lo stesso.