Le prime uscite del nuovo Milan di Giampaolo hanno indotto il nuovo tecnico rossonero a sperimentare Suso nell'inedito ruolo di trequartista, sia perchè lo schema di base 4-3-1-2 non prevede l'utilizzo degli esterni alti dove stabilmente veniva impiegato lo spagnolo, sia perchè in organico ad oggi manca proprio un trequartista di ruolo.
Le risposte che Suso ha dato sul campo hanno entusiasmato Giampaolo al punto da lasciarsi andare a commenti cosi entusiastici e gratificanti sul calciatore che ora costituiscono per la dirigenza un vero e proprio rompicapo.
Cedere o trattenere lo spagnolo? Come tutte le scelte anche questa ha dei pro e dei contro che andranno accuratamente soppesati da Maldini e Boban. Cominciamo dai pro: trattenendo Suso diverrebbe inutile spendere un sacco di soldi per Correa, che come seconda punta sarebbe già alternativo a Leao; soldi risparmiati che aggiunti alla cessione di altri papabili comporterebbe non solo benefici di bilancio, ma possibilità di investire in altri settori e magari su un un top player; inoltre si valorizzerebbe e non poco lo stesso calciatore spagnolo in vista di una possibile cessione futura; utilizzando un giocatore già in organico non ci sarebbero né problemi di ambientamento né crisi di rigetto né problemi di spogliatoio; il coinvolgimento di Suso nel cuore del gioco ne farebbe certamente lievitare il rendimento e la prolificità a beneficio della squadra.
I contro per altro non sono meno significativi: Suso ha sempre dimostrato discontinuità e nel nuovo ruolo la sua intermittenza prestazionale sarebbe gravissima a livello tattico; il calciatore non è inoltre tendenzialmente portato al sacrificio tattico, indispensabile in fase di non possesso: Giampaolo chiede agli attaccanti un pressing feroce e immediato in caso di perdita della palla, ma Suso anche in queste amichevoli ha molto difettato in agonismo; Suso inoltre gioca solo col piede sinistro e quindi tendenzialmente è portato a verticalizzare prevalentemente a destra, dove inoltre, tendenzialmente e per abitudine, è si sposta fisicamente, così scoprendo alle ripartenze avversarie pericolosi varchi centrali; economicamente trattenere Suso implica di dover trattare il rinnovo contrattuale, su cifre superiori a quelle stabilite da Elliot come tetto massimo concedibile; lo stipendio inoltre non fruisce dei benefici fiscali previsti per i calciatori acquistati all'estero.
Quindi la dirigenza rossonera sembra incline a lasciare che siano le circostanze a decidere le sorti del calciatore: se arriva una offerta vicina ai 40 miloni, prezzo fissato all'inizio della sessione di Mercato, allora il Milan cederà Suso.
Ma lui Jesus che ha in testa? Certamente la nuova posizione tattica lo intriga; è consapevole che a 26 anni ((li compirà a novembre) ha finito il tempo delle attese ed è a un bivio dal quale ne uscirà o fuoriclasse o ridimensionato.
Vincere la sfida ed essere considerato giocatore top a tutti i livelli: l'ultima e più grande tentazione di Jesus joachin Fernandez Sàenz de la Torre, meglio noto come Suso.
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