Ormai lo avete capito, o almeno chi mi legge da un po', non sono proprio un ragazzino di primo pelo. Ho più di un capello bianco, le rughe che iniziano a segnarmi il viso, e mi ricordano ogni fase della mia vita, sono un 72, e lo sport assieme alla musica sono sempre state le mie passioni. Amo il tennis, sono nato, tennisticamente parlando, con Connor's, Mcenroe, Borg, poi Lendl, Beker, Agassi e Sampras per finire con Federer e Nadal. Poi l'Nba dai tempi del "mamma butta la pasta" di Dan Peterson, e Larry Bird e Magic Johnson, avevo la maglietta 32 di Magic e mia mamma me la prendeva di nascosto per lavarla. E la F1? quella vera....quella di Senna e Prost, di Villenevue e Lauda, di Mansel e Piquet, fino a Schumi e Hakkinen. Tutti sport che seguivo, e seguo tutt'ora, con una serenità diversa da come riesco a seguire il calcio. Già il calcio, una passione viscerale che con il tempo e l'arrivo dei social è diventata molto meno serena. Il mondo del calcio è diventato una sorta di pentolone dove tutti riversano tutto. Di calcio ne parlano davvero tutti, troppi a dire al vero. Tutti si reputano tifosi, ma in realtà pochi lo sono veramente. Un tifoso ama la propria squadra, ama lo sport, e non arriverebbe mai ad odiare qualcuno, ma purtroppo non è così. Si passa da persone che si autodefiniscono tifosi, che insultano perfino i propri giocatori, figuriamoci quelli di altre squadre. Gente che nemmeno segue le partite e le ritrovi a dare giudizi solamente in base al risultato, senza aver la minima idea o concezione tecnica. Se vinci sei ok altrimenti sei da buttare. Se ci conosciamo gli altri è perché hanno rubato, se vincono loro è per puro merito. Non li senti mai a fare un commento obbiettivi o coerente. Saltano e scendono dai vari carri senza un minimo di pudore. Sono quelli degli Allegri out, o Sarri out, o dei Conte out ecc...per poi ricredersi per una vittoria. Non capiscono che un giocatore non va difeso o attaccato a prescindere in base a simpatie personali. Sono quelli che attaccavano la società per un possibile scambio tra Dybala e Lukaku e nemmeno sapevano chi era Lukaku, e oggi scambierebbero Dybala con uno qualsiasi. Poi c'erano quelli che festeggiavano l'arrivo di Erikkesn e oggi nemmeno sanno dove sia. Per finire con con gli anti Pioli, definito un mediocre, e gli anti Ibra, considerato vecchio e decrepito, che ora osannano come artefici del primato, più che meritato, dei rossoneri. Insomma nel calcio non c'è filtro. Molti si definiscono tifosi di una squadra, piuttosto che di un'altra, ma in realtà quella è una scelta superficiale, una scelta dettata da altre dinamiche non certo dalla passione. Non sanno nulla di calcio, nulla della storia della squadra per la quale dicono di tifare, nulla della storia del calcio e del resto delle compagini, nemmeno guardano le partite. Però poi aprono un social e in base ai trend di tendenza salgono sul carro e sputano sentenze, così.....perché così si fa oggigiorno. Negli altri sport, onestamente, non trovo tutta questa bassezza, ignoranza e maleducazione. Chi parla di tennis o di nba, quasi sempre è un vero appassionato, difficilmente questi sport attraggono...."ignoranza" e il disquisire è veramente piacevole e mantiene intatta la serenità e la passione. Io penso che il calcio è uno sport talmente bello e importante che è brutto e sbagliato che venga infangato da certe persone. Anche allo stadio spesso e volentieri, molti gruppi di tifo organizzato vanno oltre lo sport e l'amore per la propria squadra e invadono campi come la politica, il razzismo ecc....perche girano altri interessi. Lo stesso vale per il mondo della TV, invasa ormai da opinionisti e giornalisti chiaramente e pubblicamente schierati contro questa e quella squadra che quotidianamente innescano inutili polemiche, che poi non sono così inutili, visto i discepoli che hanno al loro seguito, che gli danno visibilità condividendo le loro stupidaggini. Tutti figli del processo del lunedì, la trasmissione più deleteria per questo sport. Ci vorrebbe una sorta di "patentino del tifoso", un filtro che permetta solamente ai veri tifosi di poter accedere ai social o alle varie piattaforme online dove poter discutere di questo sport. O semplicemente un controllo e una censura più accorta di chi si rende protagonista di interventi fuori luogo. Lo che è una utopia, c'è chi mi dirà che in Italia c'è la libertà di pensiero e di parola , ed è vero, ma se dire sciocchezze, essere maleducati, viene considerata libertà, allora bisogna limitare in qualche modo. Non è un caso se i giovani oggi si dividono in molte altre discipline sportive o artistiche e non è più come una volta quando il 99% dei bambini giocava a calcio. Gli interessi attorno a questo sport lo stanno rovinando ma noi ci stiamo mettendo il carico da novanta sopra. Anche il tennis, l'nba e la F1, muovono interessi enormi, ma non siamo minimamente a questi livelli. Qui dentro ci sono persone anche di fede calcistiche diverse dalla mia con le quali riesco tranquillamente a parlare di calcio con l'amore e la passione di sempre, come con i miei amici di infanzia, ma per il resto stendiamo un velo pietoso.
Colgo l'occasione per un augurio a tutti voi per un 2021 decisamente più sereno e che il nostro amato sport venga difeso da tutti quelli come noi. Buon anno a tutti!!