Comunque andrà, se il Milan raggiungerà l’Inter a 19 scudetti, o l’Inter conquisterà quota venti, con la tanto attesa seconda stella, questo campionato, certamente, è stato il più emozionante e pazzo dell’ultimo decennio. Era almeno dallo scudetto vinto dalla Juventus 2011/2012 con distacco di 4 punti dal Milan , con il quale poi porrà un dominio di nove anni in SerieA continuativo prima del tracollo, che non si viveva una stagione così ricca di colpi di scena. L’Inter e Milan hanno lasciato punti preziosi per strada Napoli, Sassuolo, Fiorentina, Genoa, Udinese, si son rivelate strade ostiche, a conferma che se vuoi vincere un campionato, oggi, devi vincere quasi tutte le partite.
Cioè essere ai limiti della perfezione. Il Milan si sta preparando ad una nuova era, che sulla carta potrebbe dare spazio a grandi cose, a grandi progetti, anche se il timore delle speculazioni è sempre dietro l'angolo, l’Inter, invece, pare essere avviata verso un percorso di consolidamento di un progetto made in Cina che è passato da poco tempo dalla diffidenza alla soddisfazione di aver riportato la società sul piano europeo e vincente in Italia. Ma che sofferenza. Con l’Inter non si può mai stare tranquilli. Mai.
Con il Milan, invece, che da due anni cerca di agguantare uno scudetto che manca da troppo tempo, ha abituato al fatto che tutto ora è possibile. Nessuno credeva in questo Milan, con un mister noto sicuramente per essere tutt’altro che vincente, eppure è lì, ad un passo da un qualcosa che se non dovesse portare a casa, segnerà una grande delusione, forse la più grande per gli ultimi tempi, e l’Inter, che invece veniva data per favorita insieme alla Juve, che si è smarrita nell’ignoto, se dovesse vincerlo, consoliderebbe una gioia importante, se dovesse perderlo, più che delusione, monterebbe su un senso di rabbia, perché la sensazione di aver buttato all’aria il campionato c’è. Eppure, se si vuol essere oggettivi, Inter e Milan, andando oltre la questione sentimentale, hanno vitalizzato in testa un campionato che rischiava di essere morto, e invece è vivo come non mai dalla coda alla testa. Da interista si spera nella vittoria nerazzurra, ovvio, ma se dovesse vincere il Milan, bisogna riconoscere, onestamente, al diavolo di non aver “rubato” nulla, ma di conquistato tutto con merito sul campo.
Il punto è, dopo questa stagione, cosa accadrà? Gli interrogativi sono una moltitudine. La Juve riuscirà a lasciarsi alle spalle questa stagione pessima? Il Milan si rivelerà arrosto e non più fumo? L'Inter riuscirà a ritornare al vertice del calcio europeo? Il Napoli che destino avrà? E le laziali? La SerieA punterà ad un suo ridimensionamento di squadre? Senza dimenticare che siamo fuori dai Mondiali, cosa che questa lotta scudetto ci ha fatto per ora dimenticare, ma dal prossimo inverno...
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