Lo scudetto 2001-2002
Quella dell’annata 2001-2002 è stata la 100° edizione della Serie A, e dopo due anni splendidi, ha visto finire l’egemonia delle romane, andando infatti nelle mani della Juventus, che quello scudetto lo aveva sfiorato per due anni consecutivi.
Grandi cambiamenti
La Roma capolista nella passata stagione non fece grandi cambiamenti, tranne l’arrivo di Cassano dal Bari e di Pelizzoli come secondo portiere, al contrario però della Juventus, che decise di cedere Zidane al Real Madrid per 150 miliardi di lire, e Inzaghi al Milan per 80. In entrata arrivarono Buffon e Thuram dal Parma, e Nedved dalla Lazio. Anche le milanesi, dopo una stagione deludente decisero di optare per la via della ricostruzione: Moratti ingaggiò l’allenatore Hector Cùper, Toldo tra i pali, Materazzi e Cristiano Zanetti. Il Milan invece, oltre a Filippo Inzaghi dalla Juventus, ingaggiò Rui Costa e Pirlo, mentre i bianco celesti decisero di puntare su Stam, Mendieta e Fiore.
Una stagione incerta
Il campionato, specialmente nel girone di andata fu davvero incerto: alla vetta si scambiarono un paio di volte Juventus e Inter, ma la vera squadra protagonista fu il Chievo di Del Neri, che al suo esordio in Serie A andò il 21 ottobre 2001, in vetta alla classifica, per rimanerci fino a novembre. Un cammino altalenante del Milan portò all’arrivo di Ancelotti sulla panchina, mentre nel girone di ritorno la Juventus iniziò ad affermarsi instaurando una lotta a tee per lo scudetto: nerazzurri, giallorossi e juventini. Una svolta sembrò arrivare il 24 marzo, quando l’Inter riuscì a battere la Roma nello scontro diretto. Nel turno successivo il distacco sulla Juventus crebbe a +6, ma alla trentesima giornata una vittoria dell’Atalanta proprio con i nerazzurri, riaprì i giochi.
Sempre alla fine
Alla fine del torneo mancavano solamente tre turni, con l’Inter impegnata in trasferta con il Chievo, la Juventus a Piacenza e la Roma a Milano con il Milan. La squadra di Cùper strappò un goal al 90°, ma il Chievo riuscì subito dopo a pareggiare, cosi come la Roma a San Siro. La situazione non riuscì a sbloccarsi nemmeno nel turno successivo, arrivando ancora una volta agli ultimi 90 minuti con la seguente situazione: Inter 69 punti, Juventus 68, Roma 67. All’ultima giornata i giallorossi affrontarono il Torino, mentre la Juventus sfidò l’Udinese e l’Inter la Lazio all’Olimpico. Per l’intero pomeriggio tutti darono per scontato lo scudetto ai nerazzurri, per via del gemellaggio tra le due curve infatti, i tifosi laziali si erano pubblicamente schierati a favore di un successo interista, che però alla fine non arrivò. Al Friuli, Trezeguet e Del Piero risolsero la pratica in dieci minuti, mentre l’Inter andò inizialmente in vantaggio sui laziali, si fece rimontare e torno poi in vantaggio per 1-2 all’intervallo. Nella ripresa però successe l’impossibile: i bianco celesti non solo pareggiarono, ma ribaltarono la gara con un 4-2. Fù così che la Juventus portò a casa il suo 26° scudetto al rush finale.
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