Blog: Lo scempio del Maracanã: lo storico stadio resta al buio per bollette non pagate
di A1p
Si scrive black-out, si legge vergogna: l'Estádio Jornalista Mário Filho dõ Maracanã, impianto calcistico che forse più di tutti è in grado di rappresentare la storia del calcio in un rettangolo di gioco, è stato in questi giorni abbandonato senza luce. La causa che ha portato all'accaduto, secondo quanto riporta il quotidiano Globonews, sarebbe il mancato pagamento delle bollette da parte del comune di Rio de Janeiro. Scandalo che ha contagiato in breve tempo i principali mass-media di tutto il globo, tanto da fare scalpore in tutte le parti del mondo. La notizia, giunta anche in Italia, non è altro che lo specchio di un paese il cui degrado sociale continua ad assumere risvolti inquietanti. Perfino lo stadio più prestigioso, affascinante e storico al mondo è costretto a vedersela con la speculazione e mancanza di buon senso.
Che quella del Maracanã sia la cornice più incantevole dell'intero panorama calcistico globale, questo è oramai ben risaputo: lo stadio, infatti, è stato il palcoscenico di numerosi incontri che hanno scritto la storia del calcio, tra i quali le finali dei Mondiali del 2014 e del 1950 (quest'ultima rimasta alla storia come disfatta del "Maracanazo"), oltre che gli atti conclusivi di competizioni come Copa Libertadores, Mondiale per club, Olimpiadi, Cópa América e Confederations Cup. Chiunque sia riuscito a calcare quel terreno di gioco, che si tratti di un giovane debuttante o di un veterano a fine carriera, alla sua prima presenza è sempre rimasto impressionato dal fascino di tale stadio.
Fascino che, d'altra parte, è in procinto di decadere. Il degrado del Maracanã non riguarda soltanto l'elettricità. La rivista brasiliana "O' Globo" ha pubblicato di recente un'inchiesta su quello che, per anni, ha rappresentato il simbolo del Brasile. Il reportage mette in luce tutte le criticità dell'impianto: erba alta fuori dallo stadio, erba assente sul terreno di gioco, spazzature non raccolte, cani randagi e muri che crollano. Dalla ristrutturazione (adoperata nel 2014, ndr.) in poi, tra corruzione ed espropri, il Maracanà ha assunto delle sfumature sempre più fatiscenti. Ed in questi giorni la rovina dello stadio ha davvero toccato il culmine. Nel corso di questi decenni, l'impianto è passato da simbolo della rinascita brasiliana ad emblema del degrado in cui vive la maggior parte del paese. In un calcio dove circolano cifre sempre più astronomiche, risulta davvero assurdo che uno stadio dal livello del Maracanã possa restare al buio a causa del mancato pagamento di alcune bollette. Tanto motivo di vanto per il popolo brasiliano e l'intero mondo del pallone, quanto motivo d'imbarazzo per chi (dovrebbe) prendersene cura...
Andrea Pontone
Twitter: @_AndreaPontone
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