Neanche un gol nel pre-campionato per Piatek. Le critiche e i dubbi sull’attaccante rossonero sono arrivate già in estate, quando in tutte le amichevoli giocate il polacco non è riuscito a metterla dentro mai. Calcio d’agosto non ti conosco, recita un vecchio proverbio. Vero, però l’estate qualche indicazione te la dà, e l’indicazione arrivata è che, almeno per il momento, Piatek non si sta trovando bene.
Già dal ritiro con la Polonia un segnale l’aveva dato: “Non è facile adattarsi al gioco di Giampaolo, potrebbe richiedere del tempo. Alcune volte dovremmo optare per soluzioni più facili.” Queste furono le sue dichiarazioni, che sicuramente non avranno fatto felice il tecnico abruzzese, quest’ultimo inoltre lo mise in panchina alla seconda con il Brescia, preferendogli Andre’ Silva che a breve sarebbe andato a Francoforte.
In queste settimane il Milan non sta girando, tutti colpevoli direte, dalla società ai magazzinieri forse. Però noi vogliamo concentrarci sull’uomo che più di tutti potrebbe far cambiare la rotta e rimettere almeno parzialmente le cose a posto.
Piatek arrivò a gennaio dello scorso anno per 35 milioni di euro con tanti gol alle spalle nei primi mesi italiani, che hanno conquistato un po’ tutti. Andando nello specifico e analizzando le heat map dei suoi mesi genoani, possiamo vedere come Piatek aveva una presenza decisamente maggiore in tutta l’area di rigore avversaria, che quindi gli permetteva di andare al tiro in quantità superiore e di essere più pericoloso. Nel match di Torino di quest’anno abbiamo visto come il polacco, nonostante il gol su rigore, sia decisamente più in difficoltà nel trovare la porta e nel dialogare con i compagni. Non segna più su azione Piatek e non può essere un caso. Chi ha fatto 22 gol in campionato alla sua prima stagione italiana non può aver dimenticato in pochi mesi come si fa.
Ieri in conferenza Giampaolo ha fatto una dichiarazione che farà discutere ancora su questo momento di crisi del bomber polacco. “Il Milan non può rinunciare all’attaccante più prolifico del campionato. Se non fa gol Piatek chi li fa, Giampaolo? Può star fuori una partita come contro il Brescia, ma il Milan deve far affidamento su Kris. Deve star lì, darci dentro, soffrire, prendersi le sue responsabilità. I più importanti devono stare in trincea.”
Dichiarazioni che qualcuno ha visto come un tentativo di cercare di spronare il polacco e responsabilizzarlo, altri invece come un mettere in chiaro che la rosa a disposizione non garantisce alternative a livello di gol, e quindi se non segna Piatek non segna nessuno.
Quello che ci auguriamo per Piatek e Giampaolo è che nei prossimi giorni ognuno ritrovi idee e stimoli chiari, mettendo da parte le incomprensioni di questi mesi. Perché società e tifosi non hanno intenzione di aspettare più.
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