"Mercato superficiale e inadeguato", "Spalletti non lavora bene", "Handanovic non è più quello di una volta", "Si sente la mancanza di Icardi"... Queste sono alcune delle tante frasi che ho sentito dal momento in cui il Parma è passato in vantaggio sull'Inter con l'eurogoal di Di Marco che ha poi deciso il match.
Ovviamente tutte pronunciate da tifosi nerazzurri sconvolti dal terzo risultato negativo su quattro partite (considerando anche il pareggio con il Torino). Nessuno si aspettava un inizio così burrascoso per la formazione di Spalletti, che era stata presentata nel pre-stagione come la favorita al ruolo di anti-Juventus. Ma come al solito, le previsioni non sono state azzeccate. I nerazzurri si trovano in quello che si spera sarà il peggior momento della loro stagione, nonostante ci troviamo proprio all'inizio di quest'ultima, e per evitare di affondare completamente dovranno tirare fuori tutta la grinta che hanno per portare i primi risultati positivi oltre alla vittoria col Bologna, partita attualmente utile solo a dimostrare la grave carenza di goal dell'attacco degli emiliani.
Possiamo dire benissimo che l'Inter ha le potenzialità, ovvero i giocatori, per lottare per un posto sul podio tricolore, ma il problema è che questa potenzialità non è ancora uscita fuori, e sarebbe meglio riuscirci il prima possibile, soprattutto in vista degli impegni europei. La partita contro il Tottenham che si terrà martedì potrebbe essere un buon punto per ricominciare, tentando di riacquistare fiducia in se stessi contro una squadra che è superiore, ma che se trattata nel giusto modo può concedere un po' di più del normale.
Ovviamente con questo non intendo dire che i tifosi si dovrebbero aspettare una vittoria, ma che se dovesse concludersi a favore dei nerazzurri ciò potrebbe aiutare Spalletti a riportare i suoi ragazzi sulla retta via, ovvero quella della vittoria. Se la situazione che ho appena descritto non si dovesse verificare, la svolta decisiva dovrà arrivare per forza contro la Sampdoria, decisamente alla portata di una eventuale Inter in forma si spera di cominciare a vedere da un momento all'altro.
Detto questo, non si può fare altro che aspettare e sperare in un miglioramento partita dopo partita. Così vale lo stesso discorso della nazionale, ovvero che i tifosi (azzuri e nerazzurri) dovranno avere quella pazienza che io nomino praticamente in ogni articolo, e che in Italia si è vista solo in pochi e rarissimi casi. E non essendo tifoso dell'Inter, l'unica cosa che posso fare è consigliare coloro che portano i colori nerazzuro nel cuore e che si trovano ad affrontare una brutta situazione.
Cambia il malato, ma la cura è sempre la stessa: la pazienza.
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