Caro Paulo sembra ieri eppure sono trascorsi quattro anni dal tuo arrivo, nel 2015, alla Juventus e proprio non mi sembra vera la notizia che tu possa andare via. Tu sei entrato nei cuori di tutti noi tifosi juventini e sei riuscito, nella quasi impossibile, impresa di farti amare da qualunque tifoso, di qualunque squadra o nazionalità.
Sei diventato un campione ed hai portato in alto i colori della squadra di cui sei diventato pian piano bandiera e giocatore simbolo, uno di quei calciatori che i bambini prendono come modello sognando, magari un giorno, di poter ripetere il tuo stesso percorso e lasciare il segno proprio come tu hai fatto in questi quattro anni. Sembra assurdo doverti lasciar andare proprio ora che quella maglia numero dieci si trova proprio sulle spalle di chi, più di tutti, ha meritato di vestire quel numero tanto importante è che se tu dovessi andar via nessuno sarebbe in grado di poter portare ancora. Vedi quel numero per noi juventini significa tanto, vedi la dieci e subito pensi a gente che prima di te l’ha portata con grande rispetto e che proprio come te l’ha onorata con il gran talento che richiede. Proprio non sembra possibile che nella prossima stagione quella maglia possa restare piegata in magazzino e non sulle tue spalle, nel suo habitat naturale, quel rettangolo verde dove hai sempre fatto vedere che giocatore sei e che quel soprannome: la Joya, non ti è stato dato per caso.
So che questo non è il miglior modo di lasciare quella squadra e quei tifosi che tanto ti hanno amato, così come so che questa sarebbe stata la stagione del tuo riscatto; la stagione in cui dimostrare che quella dello scorso anno è stata solo una parentesi sfortunata ed in cui far vedere che Paulo Dybala può e deve stare nell’élite del calcio europeo. Ma il calcio di oggi è questo, un gioco in cui i sentimenti lasciano il posto al denaro ed in cui le plusvalenze sono diventate l’unica ragione di vita.
Sarà stranissimo vederti con una maglia i cui colori sociali non siano il bianco ed il nero e farà male vederti festeggiare i tuoi goal sotto una curva diversa da quella del tuo Allianz Stadium ma sono certo che anche a Manchester saprai dimostrare chi è Paulo Dybala un campione, una bandiera, un talento purissimo e magari raggiungere nuovi obiettivi anche personali. Per poi, perché no, tornare in quella che è stata e sarà per sempre casa tua, per farti riabbracciare da quel pubblico che tanto ti ama e che mai e poi mai ti dimenticherà.
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