"Fuori i cinesi dal calcio!", urlava qualcuno, mentre qualcun'altro rincarava la dose: "Non lo sapete che a luglio ci sarà la tournèe cinese e non vogliono perdersela?!?". Le voci si rincorrevano e il fegato dei tifosi meno "attenti" si spappolava lentamente, covando un odio represso per 'sti poveri cinesi che, quale unica colpa hanno avuto quella di investire nel nostro calcio. Chissà come si dica in cinese "chi me l'ha fatto fare"  ma sono quasi convinto che sia la prima cosa che pensano al mattino i signori Zhang e Li. Bè direte voi, anch'io vorrei avere questi pensieri e io non posso che darvi torto, però avere tra le mani le società milanesi del calcio non deve essere proprio una passeggiata.

I risultati di ieri e quello del "lunch match" mi hanno fatto ritornare in mente la clamorosa frenata delle squadre dello scorso anno. Non tanto la Roma che arrivò seconda, quanto quella dell'Inter e anche della Lazio. Le due squadre sembravano NON voler arrivare in Europa League e neanche il Milan che in classifica veniva subito dopo sembrava nelle migliori delle condizioni. Tant'è che si disse che Montella arrivo in Europa solo grazie al fatto che l'Inter si fosse di fatto "scansata" perchè non interessata ai noiosissimi preliminari europei. I soliti tifosi amanti del complotto avevano pronta la risposta: non si vuole andare in Europa perchè lo impongono i cinesi, oppure per poter prendere i milioni di questa o quella tourneè, in realtà anche quest'anno si sta verificando più o meno lo stesso fenomeno, leggermente prima rispetto allo scorso anno ma dagli stessi contorni.

L'Inter ha perso contro il Torino dopo un'apparente ripresa che aveva scacciato il mal di gol delle giornate precedenti, la Lazio ha viaggiato, prima del match col Benevento a una media di 1 punto a partita, il Milan è sembrato leggermente in calo ma le sfide con Juve e Inter probabilmente ne giustificano: la gara di stasera col Sassuolo ci dirà di più.

Possibile dunque che si tratti di semplice momento di calo fisiologico e non dettato da questa o quell'altra politica delle dirigenze? Affrontare una competizione europea dà lustro ad un club e credo che nessuno -cinese o italiano che sia- voglia privare di questa gioia i suoi tifosi. Per cui, cari complottisti, rassegnatevi, non c'è nessuna "scatola cinese" dietro il "calo di primavera" delle nostre squadre, ma semplicemente un po' di stanchezza.