La Uefa punisce il Milan, ma fa male anche alla Juve e a Gonzalo Higuain. Dodici milioni di multa, rose ridotte nelle competizioni europee e rischio di esclusione futura se non verrà raggiunto il pareggio di bilancio. Per i milanisti uno shock, per quanto atteso. Se però Atene piange, Sparta non ride. A Torino in questo momento qualcuno infatti starà facendo due conti. In ballo c'è il riscatto di Gonzalo Higuian: 36 milioni di euro che il Milan dovrebbe versare nelle casse bianconere per completare l'acquisto dell'attaccante argentino. Una cifra considerevole da aggiungere ai 18 milioni pagati per quest'anno per il prestito, più i quasi 60 milioni lordi di stipendio da versare a Higuain nel triennio. Troppi per una società che, al netto del probabile ricorso, dovrà comunque stringere la cinghia.
Quando ad agosto l'affare era stato chiuso, molti analisti valutavano il prestito come la prima rata di un acquisto certo. Con la spada di Damocle dell'Uefa sospera sopra la testa rossonera, l'allora valutazione sembra essere stata fin troppo ottimista. La Juve nell'estate 2018 aveva sicuramente risolto un problema nel breve periodo, piazzare Higuain alleggerendo così il monte stipendi già esploso per l'arrivo di Crisiano Ronaldo. Erano stati pagati anche bei soldi, i famosi 18 milioni per un anno di prestito. Una cifra totalmente fuori mercato, giustificabile solo da un Milan in cerca disperata di un attaccante di livello mondiali, nonostante i limiti imposti dal financial fair play.
Quattro mesi dopo la furbata di breve periodo rischia di diventare nel medio una sconfitta per tutti. A meno di improbabili alchimie finanziarie, ci perderanno il Milan, la Juve e lo stesso Higuain. Il Milan si ritroverà dopo solo un anno a perdere un giocatore pagato 34 milioni tra prestito e stipendio lordo. La Juve a giugno dovrà cercare una società disposta a pagare 36 milioni di euro per un attaccante dallo stipendio pesante che va per i 32 anni. Impresa molto difficile che "puzza" di brutta minusvalenza. Dolorosa perfino dando la colpa dell'operazione all'ormai interista Beppe Marotta. Higuain infine dovrà cercare una nuova squadra, che gli offra i 10 milioni netti l'anno promessi dal Milan. E dovrà farlo giocando fino a giugno in una società già fuori dall'Europa e con prospettive quasi nulle di scudetto. Una società per la quale Higuain è diventato un peso economico insostenibile.
Soluzioni facili non se ne vedono. Il buon senso vorrebbe che Leonardo e Paratici si sedessero a un tavolo per provare a uscire dall'impasse già a gennaio. Se durante la finestra di mercato invernale una big europea in cerca di un bomber fosse disposta a spendere 40-45 milioni per Higuain, l'occasione andrebbe colta al volo. Il Milan si libererebbe di uno stipendio pesante, valorizzerebbe Cutrone e potrebbe farsi scontare qualche milione sul prestito di Higuain dalla Juve, che eviterebbe una pesante minusvalenza. Qualcuno ci perderebbe la faccia, ma in tempi di fair play finanziario, è meglio che perderci milioni.
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