Alla prima di campionato l'Inter ha fatto la partita perfetta!
Mi spiego meglio. Una bella partita, giocata con intensità agonistica e un ottimo risultato, ma che non cambia gli equilibri che si erano visti fino ad ora, nel senso che non ha mutato le possibili gerarchie legate ai pronostici. Però questa gara ha messo in evidenza una serie di segnali che, pur se non definitivi, fanno ben sperare per un campionato ad un livello eccellente.
Il primo di questi punti non può che essere la prestazione di Calhanoglu. Il turco in 15 minuti inanella un assist ed un gol (con il Milan ci ha messo 9 mesi per la stessa prestazione). Ha mantenuto la sua prestazione su un livello molto convincente, tanta qualità e pochi errori. Le parole spese dai telecronisti e dalla stampa sono emblematici di questa prestazione... e non era facile.
Il secondo punto che va sottolineato è relativo alla difesa. I tre centrali, come nella passata stagione, sono una certezza sia in fase difensiva che in quella propositiva. Non a caso il primo gol è frutto di una delle solite incursioni da calcio d'angolo di Skriniar. E, non altrettanto a caso, lo stesso giocatore slovacco ha ribattuto a mezzo metro dalla linea un tiro in porta.
Il terzo punto è relativo ai "ritrovati". Sensi con uno spezzone di partita decisamente all'altezza e con la delusione dell'anno scorso, Vidal, che, alla prima di campionato ha già messo in fila assist e gol. Una bella botta al morale di tutti.
Il quarto punto è decisamente importante. Lukaku è inarrivabile per determinate cose, ma Dzeko ha dimostrato di mettercela veramente tutta sia nelle conclusioni che nel servizio alla squadra. Il gol è una perla, ma anche tutti i servizi che ha proposto sono una ricchezza che, alla prima di campionato, non fanno ancora rimpiangere il campione belga.
Il quinto punto è relativo a Simone Inzaghi. Noi interisti, con la perdita di Antonio Conte in panchina abbiamo temuto che il giocattolo si fosse rotto. Invece il tecnico piacentino ha saputo costruire, partendo dalle idee inculcate dal tecnico campione d'Italia, una realtà solida e più fantasiosa. Il credo contiano si basa sulla posizione e sul rigido eseguire i compiti assegnati. Inzaghi ha dato più fantasia al centrocampo regalando maggiore libertà ai protagonisti in grado di costruire. Sono filosofie diverse che devono trovare interpreti adatti a renderle vincenti: Conti ci è riuscito, Inzaghi è chiamato a fare altrettanto.
In sostanza la prima dell'Inter non è una partita senza errori o che ha già promosso la squadra milanese come pretendente principale del Campionato Italiano. Ma, quello che è evidente, tutto è filato nel verso giusto, con buona pace dei tifosi.
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