Non è stato mai amato dal popolo bianconero nel senso più pieno della parola; perché un amore per essere tale deve essere totale, senza se e senza ma – meglio se senza Max.
Basta ricordare l’inizio della sua avventura in casa bianconera con gran parte della tifoseria che all’arrivo della sua macchina gridava: "Noi Allegri non lo vogliamo". Nemmeno cinque scudetti e coppe varie sono bastati al Conte Max per conquistare il cuore della signora del calcio italiano; tanto che da diversi mesi corre la voce, qua e là per il pianeta, che in estate rimonterà sul suo cavallo rossonero, col quale è arrivato, e saluterà la casa bianconera. Perdonate l’intreccio di colori.
Ma a volte, pur di conquistare l’amata si tentano anche le strade delle forze misteriose della natura – la dove batte il cuore della credenza popolare.
Serviva una sorta di pozione magica al Conte Max, non solo per ribaltare l’Atletico, ma soprattutto per conquistare il cuore bianconero “per sempre”; e la magia c’è stata, la pozione ha funzionato, prima nella testa del Tecnico e poi sul campo dove si è vista una squadra in maglia bianconera che non si era mai vista prima – e allora ecco la difesa a tre, con Emre Can centrale di difesa, in marcatura su Morata, ecco poi Spinazzola a maramaldeggiare come esterno offensivo sulla fascia sinistra ed ecco infine il vero tuttocampista della storia tale Bernardeschi: detto il Berna.
Naturalmente per completare la magia della festa serviva un gran cerimoniere e chi meglio di Cristiano Ronaldo - solo un Extragalattico poteva tirare fuori dal cilindro tre reti da favola – perché anche un calcio di rigore da tirare a cinque minuti dal termine rientra nella categoria - che hanno portato fin sull’orlo dell’oblio gli spettatori dello Stadium e quasi vicino all’infarto il popolo bianconero incollato davanti alle tv.
Credo che questa vittoria della Juve - per ritornare ad un lessico di più chiaro stampo calcistico – nel modo come è stata ottenuta abbia fatto felici anche molti di coloro che non amano tanto i colori bianconeri – sportivamente parlando s’intende – lo credo perché questo successo fa parte di quelle vittorie che hanno la capacità di risvegliare il senso di appartenenza ad una famiglia, ad una tifoseria, un popolo; quasi a farti sentire orgoglioso per un momento, anche se solo per un momento: di essere italiano.
Credo ancora che il grande Max Allegri, da oggi a tutti gli effetti il Conte Max, questa notte non abbia dormito, perché lo hanno tenuto sveglio i cori e le grida dei tifosi bianconeri che impazziti di gioia gli hanno finalmente gridato il loro amore.
E al di là di come potrà finire questa Champions, vale a dire se sarà la Juve a vincerla oppure no, Max Allegri rimarrà “per sempre” nella storia nel mondo bianconero.
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