È passato poco più di un mese dalla vittoria contro la Juventus che ha sancito il ritorno in Europa dopo 5 anni della Fiorentina, che il 18 e il 25 agosto giocherà il turno di qualificazione per la partecipazione ai gironi di Conference League. Un traguardo lungo che ha visto la Fiorentina vivere momenti di grande entusiasmo accompagnati anche da momenti difficili da superare, ma che la squadra  si è messa sempre alle spalle grazie alla forte personalità messa in campo dalla prima all'ultima giornata.
È inutile sprecare altre parole per riassumere la stagione della Viola: la Fiorentina è tornata a competere, grazie al gioco e alla mentalità trasmessa dal proprio allenatore, Vincenzo Italiano. Ha chiuso al 7º posto, forse senza qualche passo falso di troppo alla fine sarebbe potuta arrivare anche 5ª o 6ª e si sarebbe potuta qualificare per la prossima Europa league. Pazienza, ciò significa che la Fiorentina il prossimo anno avrà margini di miglioramento importanti. Prima di passare al futuro prossimo, voglio fare un piccolo riassunto del passato recente.
Diciamocelo chiaramente, quest'ultimo mese è stato tutto fuorché un mese di festa, di gioia e di fierezza per quello che, per la Fiorentina e Firenze, resterà un obiettivo raggiunto storico per come è arrivato e contro chi è arrivato. E invece abbiamo vissuto un mese che dovrebbe vivere una tifoseria reduce da una stagione fallimentare e non reduce da un obiettivo raggiunto dopo tanti anni difficili. A cominciare dalla mattina seguente alla gara con la Juve: la notizia del mancato riscatto di Torreira, che la società ha reso una telenovela lunga fino a 10 giorni fa, è una notizia che ha fatto male a una tifoseria intera, compreso a me medesimo onestamente. La Fiorentina aveva trovato un regista di grande qualità e di grande temperamento  dopo tanto tempo, capace di integrarsi subito con la città dimostrandosi un leader sia dentro che fuori dal campo, spesso in prima persona ritrovandosi a fare la prima punta in momenti dove la Fiorentina faceva fatica a segnare. E la Fiorentina ha deciso non di riscattarlo per 15 milioni, provandolo comunque a prendere per molto meno. Una situazione che ancora oggi riempie di dubbi la testa dei tifosi e dei addetti ai lavori, che non ha nascosto retroscena(come una eventuale lite fra l'allenatore e il giocatore), ma che non ha ancora sancito una motivazione reale di ciò che sia successo, soprattutto perché manca la versione della Fiorentina (che aspettiamo).
A prescindere da quello che sia successo, perdere Torreira significa indebolire e non di poco la mediana della Fiorentina, che dovrà fare a meno anche di Castrovilli fino a gennaio (almeno).

Terminata la vicenda Torreira, è iniziata quella Italiano. Alti e bassi (che ci possono stare) all'interno di una trattativa per il rinnovo contrattuale che a un certo punto ha fatto temere il peggio (nonostante io sia sempre stato abbastanza ottimista sulla riuscita del rinnovo). Non sono mancati anche qui i retroscena, i dubbi, le perplessità, le critiche e tanto altro ancora, dettati anche da un pessimismo cosmico che a Firenze tende spesso a crearsi in situazioni di questo tipo (come giusto è normale che sia). Non è mancato il giorno della firma dell'allenatore anche la notizia(poi smentita con tanto di scuse da parte della fonte)di una possibile cessione societaria.
Insomma, abbiamo vissuto un mese particolare, con momenti difficili e poco chiari. Da questo punto di vista mi sento di fare una critica alla società: la soddisfazione per il ritorno in Europa andava coltivata e accompagnata diversamente. Firenze è una città passionale, che si fa trascinare da ciò che prova sul momento e da ciò che vive a primo impatto. Sicuramente il ritorno in Europa dopo 5 anni a seguito di una vittoria contro la Juventus(non una qualunque) una società intelligente come la nostra l'avrebbe potuta cavalcare diversamente, accendendo ancora di più l'entusiasmo con molto poco.
Come? Con qualche dichiarazione particolare, con qualche festeggiamento più vivo, con qualche atteggiamento differente... e non vivendo un mese di silenzio totale è pieno di dubbi(con in mezzo una "conferenza stampa" evitabile da parte di Rocco Commisso, che speriamo di poter ritrovare ben presto a Firenze). Anche la vicenda Torreira sarebbe stata diversa se la società si fosse mossa al tempo opportuno per far capire cosa stesse succedendo, come ha sempre fatto in questi anni con la massima trasparenza in altre situazioni particolari. Forse prima la società parlava troppo, però passare al nulla non credo porti riscontri positivi. Detto ciò, dopo un mese difficile la Fiorentina sta riuscendo a vedere la luce in fondo al tunnel. Il rinnovo di Italiano è questa luce. Adesso il rinnovo di Italiano è arrivato, con un adeguamento economico (1.7 milioni più bonus per arrivare a 2 milioni) e temporale (contratto fino al 2024 con opzione a favore della Fiorentina). Un rinnovo che andava fatto per riconoscere all'allenatore il lavoro fatto nella passata stagione e per plasmare maggiormente il primo vero progetto tecnico dell'era Commisso, che adesso dovrà essere accompagnato da un miglioramento tecnico importante per permettere alla Fiorentina di confermarsi e magari migliorare l'annata passata, provando a fare anche un buon percorso europeo in Conference. Per fare questo serviranno molti innesti importanti: servirà un portiere, un terzino destro titolare, due centrocampisti(il sostituto di Torreira e il "sostituto" di Castrovilli) e una punta nella formazione titolare(poi eventualmente il sostituto di Milenkovic), più un 4º centrale, un terzino sinistro e un esterno per rendere la rosa numericamente adatta per competere su tre fronti. La società e l'allenatore sanno quello che serve. Durante la trattativa per il rinnovo si è discusso di tante situazioni(lo staff etc), ma c'è stata fin dal primo incontro totale sinergia dal punto di vista tecnico(aspetto non assolutamente secondario).
Subito dopo la firma la Fiorentina ha iniziato a organizzare il mercato individuando diversi profili da consegnare all'allenatore entro Moena (il 10 luglio). Sono tre i nomi più discussi in queste ore: Dodo', terzino destro dello Schaktar che la Fiorentina vuole fortemente(offerta ufficiale di 12 milioni+2 di bonus, ballano qualche milione ma le sue società sono vicine), Mandragora da affiancare sulla mediana ad Ambarat (offerti 10 milioni alla Juventus... adesso uno potrebbe chiedermi "Perché 7 per Torreira e 10 per Mandragora?", però ammetto che non saprei come rispondere perché me lo domando pure io...) e Jovic da affiancare a Cabral (arriverebbe molto probabilmente in prestito secco, con il Real che sarebbe disposto a pagare metà ingaggio).
Queste tre in questo momento sembrano le trattative più indirizzate, e ne parleremo nel momento in cui verranno ufficializzate (se ovviamente verranno ufficializzate). L'importante però è che adesso dopo un mese evitabile la Fiorentina si sia messa a lavoro per rinforzare questa squadra e per dare continuità all'ottima stagione passata, e che lo voglia fare sempre con l'uomo che ha permesso alla Viola di tornare in alto, ovvero Vincenzo Italiano; ripartire da lui significa ripartire con una certezza, e soprattutto significa avere la stessa fame e ambizione del tecnico.

Oggi è il 25 giugno, fra 15 giorni inizierà il ritiro e il 14 (forse 13) agosto ci sarà il primo impegno stagionale della Fiorentina contro la neopromossa Cremonese al Franchi, 4 o 5 giorni prima dal turno di qualificazione per la Conference League(solo a fine luglio sapremo l'avversario). L'inizio della stagione sembra lontano, ma in realtà è più vicino di quando si possa immaginare. Sarà una stagione diversa, che in mezzo si fermerà per il mondiale e che inizierà in estate e finirà in estate il 4 giugno, ma soprattutto sarà una stagione dove praticamente si giocherà ogni 3 giorni fino a novembre.
Sarà anche la stagione della nascita ufficiale del Viola Park, il centro sportivo di proprietà della Fiorentina che sarà la casa di tutti(dai pulcini fino alla prima squadra, comprese primavera e squadra femminile), ma soprattutto il centro sportivo più grande e più moderno di tutta Italia e forse uno dei migliori d'Europa(inoltre sarà la prima infrastrutture di proprietà della Fiorentina... Rocco da questo punto di vista ha fatto un capolavoro).
Non sarà dunque una stagione come le altre. Per rendere al massimo servirà una Fiorentina forte, lunga e completa, quindi il compito della società sarà quella di costruirla per riuscire a fare quello che la squadra ha fatto nella passata stagione: DIFENDERE BENE, ATTACCARE BENISSIMO!
AVANTI FIORENTINA!