Siamo alla vigilia del giorno di Santa Lucia che tradizionalmente segnala l’avvicinarsi sempre più prossimo del Natale. La neve non ha voluto far mancare la sua presenza spruzzando buona parte del nord Italia e rimarcando l’imminente arrivo delle Festività che per una quindicina di giorni modificano comunque l’ordinaria routine delle persone.

Recentemente avevo parlato di ansia analizzandola in positivo e in negativo. Per molti bambini, tale momento si porta appresso la prima fattispecie. Anche gli adulti non sono proprio indenni a sensazioni particolari derivanti da una simile fase dell’anno e potrebbero vivere l’una o l’altra situazione in base ai trascorsi, alla storia personale o ad altre scriminanti. Per tutti, però, vale una regola che è parte della nostra cultura e che emerge nell’istante in cui ci si trova vicini a un’interruzione importante dell’attività lavorativa. Il riferimento è alla volontà di giungere a tale periodo nel migliore dei modi, quindi, con la coscienza serena perché si è compiuto perfettamente il proprio dovere. Solo così si pensa di poter vivere veramente una pausa felice e riposante in grado di rigenerare il corpo e lo spirito. Tale approccio è sicuramente corretto da un punto di vista etico, ma si è così certi che sia funzionale? Analizzando a fondo la situazione si noterà che il soggetto si autoimpone un forte stato di pressione rispetto alle proprie prestazioni che in altro momento non richiederebbe. Per svolgere al meglio ogni attività è sempre necessario mantenere un corretto livello dell’ansia altrimenti si abbassano le potenzialità personali. Il rispetto della “norma” descritta potrebbe provocare quest’ultimo risultato andando così a limitare le capacità dell’individuo proprio come quando si richiede a se stessi un impegno che oltrepassa le proprie possibilità. Forse sarebbe più opportuno cercare di svolgere la mansione affidata nel migliore dei modi come in qualsiasi altro periodo dell’anno senza ulteriori pressioni o retropensieri vari imposti dalla cultura e dalla mentalità generale.

Un principio simile è assolutamente parte del mondo del calcio. Dopo 2 stagioni in cui la nostra serie A aveva sperimentato il Boxing Day si è deciso di ritornare al passato e alla classica sosta natalizia con il termine delle attività fissato per il 22 dicembre e la ripresa stabilita per il 5 gennaio. E’ assolutamente scontato che i giocatori non godranno di 15 giorni secchi di ferie. Intorno alla fine dell’anno, infatti, riprenderanno la preparazione per la fase decisiva della stagione. Ecco appunto. L’aggettivo “decisiva” è alquanto chiaro. Questi 10 giorni che separano le nostre squadre dalle vacanze sono importanti, ma non risolutivi. Ogni compagine cercherà di approcciare la pausa nel migliore dei modi, ma non deve sovraccaricare il corrente periodo di stress. Troppo spesso si sente parlare di risultati utili per giungere serenamente alle meritate ferie correndo il rischio di contagiare colleghi o giocatori con un’ansia eccessiva. Il periodo che attende la Juventus è perfetto per questa fattispecie.

Ieri la Vecchia Signora ha sconfitto il Bayer Leverkusen in Germania con un 2-0 che le ha permesso di eguagliare il proprio record di punti in un girone di Champions, 16. Il risultato in terra teutonica ha rappresentato un ottimo segnale alla concorrenza. Si pensi che nella passata stagione, con la qualificazione agli ottavi già in tasca, i sabaudi persero in casa dello Young Boys. In molti ricorderanno come terminò l’avventura piemontese in Coppa… Nel turno appena conclusosi, tutte le grandi hanno vinto nonostante questo non fosse determinante. La squadra di Sarri si è allineata a tale trend e lo ha fatto con una formazione rimaneggiata contro un’avversaria che in Bundesliga è davanti al Bayern Monaco. Rugani e Demiral hanno lanciato ottimi segnali. De Sciglio ha giocato una grande gara. Ronaldo e Higuain hanno segnato grazie a un doppio assist di Dybala che per circa 25 minuti ha formato un magnifico tridente con gli altri 2 tenori. Il ritmo della gara era molto lento agevolando le operazioni, ma l’esperimento ha funzionato. Tutto bene.

Ora, però, arrivano le difficoltà di 10 giorni ad alta tensione e con impegni importanti. Si comincia domenica quando i bianconeri ospiteranno l’Udinese allo Stadium. La Juventus di Allegri aveva una caratteristica fondamentale: contro le avversarie della parte destra della graduatoria vinceva sempre, soprattutto giocando a Torino. La versione sarriana dei sabaudi ha un’indole diversa. In questo avvio di stagione è apparsa più sicura di sé in Europa o contro le big, Lazio esclusa, rispetto alle sfide che l’hanno opposta a rivali meno blasonate. E’ un sintomo del distacco tanto richiesto dai molti rispetto a un glorioso passato. Non è un fattore negativo. E’ soltanto differente, ma non significa che certe partite non vengano comunque vinte. Il risultato viene raggiunto in altro modo ed è più probabile che si incappi in un passo falso con tale tipo di avversario. Vi è chi fa riferimento a un diverso approccio psicologico tra alcune gare di campionato e la Champions. In effetti, dopo 8 Scudetti consecutivi, un piccolo calo di attenzione durante certe sfide di serie A sarebbe quasi naturale. Molto, però, può dipendere pure dal tipo di calcio espresso. La Vecchia Signora targata Allegri era molto compatta. Anestetizzava la partita per attendere il momento più propenso. A quel punto, come un cobra velenoso, assaliva la preda e la mordeva senza lasciarle scampo. Ora la Juve raggiunge il risultato tramite il possesso palla e la ricerca di trame tanto eleganti quanto pungenti. Queste ultime giungono solo a tratti, ma quando arrivano sono sovente letali. E’ logico che con un impianto più coraggioso si perda un po’ di solidità. In cambio, però, si guadagna in autostima e fiducia nei propri mezzi derivanti dal palesarsi delle aumentate capacità di gestione delle ostilità contro avversarie formidabili.

Poche ore dopo l’impegno contro i friulani, che giungeranno in Piemonte ringalluzziti da una vittoria netta in Coppa Italia e un pareggio interno contro il Napoli, la Juve conoscerà la propria avversaria degli ottavi di Champions. Consentitemi di sostenere che, per molti tifosi bianconeri, l’appuntamento più importante prima della sosta natalizia sarà proprio questo. La Coppa non deve essere l’ossessione della Vecchia Signora, ma è inutile negare che lo sia per molti suoi supporter. L’urna di Nyon rischia davvero di risultare incredibilmente “malvagia” e di minare la serenità delle festività piemontesi. Real Madrid, Tottenham, Chelsea, Borussia Dortmund e Olympique Lione. Queste sono le ipotetiche avversarie. Si potrebbe dire che “dove peschi, peschi male”. In effetti i francesi non paiono rivali imbattibili, ma quando si gioca nel loro stadio non è mai una situazione banale. Non esiste avversario peggiore di chi non ha nulla da perdere. Anche i gialloneri hanno vissuto stagioni migliori, ma in questi 2 mesi che li separano dalla ripresa della competizione potrebbero ritrovarsi. Aver raggiunto gli ottavi di finale in un girone con Barcellona e Inter eliminando la Beneamata è significativo rispetto al valore della squadra. I Blues sono i campioni in carica dell’Europa League e sono avversaria imprevedibile. Mai dare per sconfitte, poi, le squadre di Mourinho soprattutto se hanno un gran potenziale. Nella passata stagione, gli Spurs furono finalisti di Coppa. Basti il soprannome, Galacticos, per spiegare cosa significherebbe affrontare il Real già nel prossimo turno. La Champions è la loro identità. Qualcuno obietterà giustamente che, arrivati a questo punto della manifestazione, sono rimaste solo le migliori 16 squadre d’Europa. E’ logico, quindi, trovare un’avversaria formidabile. Vero, ma vi sono stati anni in cui si sono dormiti sonni più tranquilli.

La Juve si dovrà sudare le agognate ferie e mercoledì 18 dicembre alle 19.00 sarà ospite dalla Sampdoria. Valga quanto riferito per la sfida con l’Udinese con le aumentate difficoltà dovute alla trasferta. Tradizionalmente, la gara di Marassi con i blucerchiati non è mai semplice per la Vecchia Signora che spera di recuperare qualche giocatore importante sulla mediana già per l’incontro con i friulani. I nomi sono quelli di Bentancur e Ramsey. Per l’attacco, invece, Sarri potrebbe riavere subito Douglas.

Conclusa la trasferta del “Ferraris”, la Juve si imbarcherà per l’Arabia Saudita. Il 22 dicembre, infatti, i bianconeri sfideranno la Lazio per la Supercoppa Italiana a Riyadh. Sarà in palio la prima coppa della stagione e la Vecchia Signora vorrà assolutamente ristabilire le gerarchie dopo quanto accaduto sabato scorso quando i biancocelesti hanno superato i piemontesi all’Olimpico. In serie A non accadeva da 16 anni e con questo successo la squadra di Inzaghi ha espresso la sua seria candidatura per la lotta Scudetto. I sabaudi vorranno dimostrare subito che si è trattato di una rara eccezione. E’ inutile lasciarsi andare a voli pindarici e parlare di un fantascientifico poker di trofei stagionale che potrebbe raggiungersi solo con la vittoria in terra araba. Per i tifosi dei piemontesi è molto meglio mantenere i piedi ben ancorati al suolo e pensare che sarebbe fantastico poter infilare in bacheca una coppa già durante il mese di dicembre.

Le Festività Natalizie sono imminenti, ma per la Juve risultano ancora molto lontane. La squadra di Sarri dovrà affrontare prima 4 appuntamenti parecchio importanti e lo farà con la classica serenità senza strani retropensieri e l’ansia di raggiungere le vacanze nel migliore dei modi. Se si ricordano i recenti trascorsi, targati Allegri, si noterà come le migliori annate sono emerse dopo grandi delusioni patite prima della sosta invernale. Nel 2014-2015 il Napoli di Higuain stese i pimontesi in Supercoppa Italiana ai calci di rigore. Lo stesso accadde 2 anni più tardi a opera del Milan. In entrambe le occasioni la Vecchia Signora sfiorò il triplete. Certo perdere una competizione rappresenta sempre una cocente delusione ma, nel caso accadesse o la settimana che sta per iniziare non portasse grandi soddisfazioni, gli uomini di Sarri e i supporter bianconeri non dovrebbero farne alcuna tragedia. La fase decisiva della stagione inizia dopo…