I cicli iniziano, i cicli finiscono, altrimenti che cicli sarebbero? Da quando la Juventus ha superato il Napoli in classifica, praticamente ogni benedetto turno di campionato, o questo era finito o questa era ancora vivo. Dipendeva solo ed esclusivamente dal risultato della Juve e dal Napoli che non mollava la presa.

Napoli che probabilmente si starà divorando le mani per i punti persi in modo pazzesco per strada. Perchè in questa stagione, dal vertice al fondo della classifica ogni santo o non santo punto farà la differenza come non mai fino all'ultima giornata di campionato.

La Juve corre verso il settimo e potrebbe puntare ai dieci scudetti consecutivi. Fatti sette perché non dieci? Ma il vero scopo era il triplete, quello dell'Inter per intenderci, mancato per l'ennesima volta in una stagione che probabilmente ha segnato l'inizio della fine di un ciclo. Ad esempio non verrà ricordata più per la BBC difensiva, ma offensiva. Nel senso che dopo quanto accaduto il rigore contro il Real, Buffon, Benatia e Chiellieni, il primo con parole assurde, il secondo con una frase sconcertante, il terzo con un gesto fuorviante, hanno offeso il gioco del calcio e quel senso di rispetto che è venuto meno. Reazioni ingiustificabili, per l'esperienza che hanno maturato e per ciò che hanno rappresentato per tanti, soprattutto per i bambini. Da quel momento si è capito che qualcosa in casa Juve è finito. Per non parlare della danza del ridicolo per rovinare la zona del dischetto dove doveva essere battuto il calcio di rigore. Roba che neanche i bambini dispettosi oserebbero fare.

La Juve può solo perdere uno scudetto ed una coppa Italia che per la propria superiorità qualitativa ed economica avrebbe già in tasca.
Ha tutto da perdere più che da conquistare in una stagione che probabilmente segnerà la fine di un ciclo con una squadra che verrà sicuramente rinnovata in modo rilevante.