29 Giugno 2000: una data impressa nella mente dei tifosi italiani, un ricordo indelebile di un caldo pomeriggio in quel della città di Amsterdam. L’Italia e l’Olanda si affrontano con la consapevolezza di incontrare in finale la nazionale francese di Djorkaeff, di Zizou Zidane e dei gemelli del gol, Thierry Henry e David Trezeguet. L’Amsterdam Arena sembra essere la cornice perfetta per un match di tale portata, quello tra gli azzurri di Dino Zoff e gli oranges di Frankie Rijkaard, vecchia conoscenza del nostro calcio. La nazionale olandese, in ogni caso, non è proprio una squadra facile da affrontare: ci sono Dennis Bergkamp, olandese ‘non volante‘ che con la palla tra i piedi creava più di qualche problemino, Marc Overmars, Patrick Kluivert, la saracinesca Edwin Van Der Sar, il pitbull Edgar Davids, il direttore d’orchestra Phillip Cocu. Insomma, una squadra che ha diverse chance di arrivare fino in fondo alla competizione. Eppure, non si sa se per decisione degli Dei del calcio oppure grazie alla fortuna/talento del portierone azzurro Francesco Toldo, gli olandesi quella finale non la vedranno mai. Il match, fin da subito, è complicato e teso: a fine primo tempo amarilla per Mark Iuliano, Maldini, lo stesso Toldo e Zenden, oltre all’espulsione di Gianluca Zambrotta per somma di gialli. Il Palo di Bergkamp grazia Toldo, che poi si trasforma in eroe del primo tempo parando il rigore concesso dal tedesco Merk al capitano orange Frank De Boer. All’inizio del secondo tempo cala il gelo: Iuliano, che viene graziato dall’arbitro, stende Edgar Davids in area, un altro calcio di rigore. Stavolta, al posto di De Boer si presenta Kluivert: Toldo spiazzato, la palla dalla parte opposta… la palla non entra e si stampa sul palo. Italia graziata, non si sa da chi, per la seconda volta. La partita procede con un bel po’ di occasioni da entrambe le parti ma termina 0-0. Si va ai tempi supplementari ma la sostanza non cambia. Si decide tutto ai rigori: 1° calcio di rigore – Parte per primo Di Biagio, reduce da ricordi non proprio piacevoli ai mondiali del 98′ contro la Francia, e realizza. Per gli orange va ancora capitan Frank De Boer. Toldo para di nuovo. 2° calcio di rigore – Pessotto spiazza Van der Sar. Stam spara sui satelliti NASA. 3° calcio di rigore – Tocca a Francesco Totti. Ed è qui nasce la follia. Er Pupone sta parlando con Gigi Di Biagio: -Di Biagio: “A France’, io c’ho ‘na paura” Totti: “Eh, a chi lo dici. Hai visto quant’è grosso quello“, riferendosi alla stazza di Edwin Van Der Sar. -Di Biagio: “Ah, così m’incoraggi?” Totti prese una delle decisioni più pazze e autolesioniste che si potessero intraprendere: “Nun te preoccupà, mo je faccio er cucchiaio“ -Maldini, che sbaglierà il rigore, sente tutto il discorso e interviene: “Francesco ma sei pazzo? Siamo in una semifinale degli europei” Totti: “Se Se, je faccio er cucchiaio“ Risultato finale? Van Der Sar si butta alla sinistra di Totti, la palla accarezzata dal capitano della Roma tocca la rete al centro della porta. Darei qualunque cosa per vedere la reazione di ogni singolo italiano che stava guardando la partita. Kluivert comunque, segna lasciando immobile Toldo. 4° calcio di rigore – Maldini sbaglia e si fa parare il penalty. Tocca a Bosvelt che, tanto per cambiare, si fa parare il rigore. Finisce qui, l’Italia è in finale, con un po’ di fortuna, quella di Toldo, e un pizzico di follia, con la Panenka di Francesco Totti. Una partita indimenticabile, quanto il 4-3 alla Germania e la finale del mondiale 2006 con la Francia. Purtroppo per noi, quell’Europeo terminerà con il secondo posto e la vittoria in finale proprio della stessa Francia ( di cui ci vendicheremo nel 2006) con il Golden Gol di Trezeguet al 103′. Eppure, quella fortuna e quell’attimo di follia, di poesia pura scritta con un pallone e non con una penna, resterà per sempre nella testa di ogni singolo tifoso italiano, specialmente ogni 29 Giugno. Articolo a cura di: Daniele Pagani