È appena terminata la sosta per le nazionali, e abbiamo avuto modo di notare in questi 10 giorni come praticamente tutte le BIG abbiano avuto difficoltà ad esprimere il proprio calcio, oltre che a raccogliere punti (esempio la Germania, che nella scorsa serata ha perso 2-1 in casa contro la Macedonia di Pandev, autore di un gol) visto il momento intenso della stagione. La stessa sorte è toccata alla nostra nazionale, che non ha perso punti (3 vittorie, tutte e tre per 2-0), ma che non è stata continua nella prestazione all'interno di ogni match. Sicuramente abbiamo potuto notare a tratti il bel calcio fluido e qualitativo dell'Italia del "Mancio", ma, nonostante ciò, queste erano partite da vincere.  
C'è poco da dire... per andare al Mondiale bisogna VINCERE, e noi l'abbiamo fatto.
E non era scontato, perché gli avversari che abbiamo affrontato sono stati molto bravi a chiuderci gli spazi ed a lasciarci poco campo a disposizione; noi siamo strati bravi a restare lucidi e ad aspettare il momento giusto per colpire, e in tutte e tre le partite dopo l'1-0 c'è stata poca storia(in queste gare è fondamentale sbloccarle, perché portarle troppo alla lunga sullo 0-0 rischia di essere pericoloso). Proprio per questo non bisogna prendere in considerazione queste prestazioni per fare valutazioni sul percorso di Mancini alla guida della nazionale fino ad oggi (noi in Italia sappiamo "cambiare bandiera" da una partita all'altra... purtroppo è un nostro grande difetto...), ma bisogna guardare alle radici del percorso... infatti da quanto l'ex allenatore dell'Inter siede sulla panchina della nazionale in 30 partite ha raccolto 21 vittorie, 7 pareggi e solo 2 sconfitte, e con la vittoria di ieri sera ha realizzato il 25º risultato utile consecutivo, agganciando Marcello Lippi(a -5 da Pozzo, record assoluto). Certo, non avremo affrontato grandissime corazzate, ma 25 risultati consecutivi sono pur sempre 25 risultati consecutivi, e le partite vanno sempre giocate.
Mancini è stato capace in questi anni di costruire un gruppo coeso e organizzato con una idea di calcio di grandissimo livello tecnico e qualitativo, senza tralasciare i giocatori che ha fatto esordire: 33 ragazzi, e molti di questi oggi sono in pianta stabile e titolari quasi inamovibili (Barella... Bastoni... Chiesa... Locatelli...). 
Ad oggi la nostra nazionale senza ombra di dubbio non vanta delle "superstar" come altre (la Francia con Mbappe un esempio), ma vanta assolutamente tantissimi giocatori giovani con ampi margini di miglioramento che potranno scrivere pagine importanti della storia azzurra nei prossimi anni (e non sarà facile fare la lista dei convocati), e tutto questo lo dobbiamo a Mancini.

Oggi è il 1º Aprile, e fra poco più di due mesi inizierà l'Europeo... un'avventura che ci permetterà di capire meglio a che punto sia il nostro percorso di crescita, mettendoci a confronto di nazionali di alto livello. Ma l'Europeo sarà e dovrà essere solo l'inizio di tutto... sappiamo che ci sono almeno 6 nazionali superiori a noi (Francia, Portogallo, Belgio, Germania, Spagna, Inghilterra), perciò il risultato finale conterà relativamente, l'importante sarà affrontare la manifestazione con la mentalità e l'atteggiamento giusto. Dobbiamo essere consapevoli del nostro potenziale e di potercela giocare con tutti a viso aperto. Inoltre ricordiamo che a settembre l'Italia dovrà giocarsi una semifinale di Nations League contro la Spagna e potenzialmente una finale contro Francia o Belgio... è sotto gli occhi di tutti che Mancini stia riportando la nazionale ad essere competitiva a seri livelli dopo averla presa dalle macerie 3 anni fa, e le sensazioni portano a pensare che ci siano ancora grandissimi margini di miglioramento. 

Siamo l'Italia, ricordiamocelo. Il passato oramai è cancellato e non conta più perché c'è un presente da costruire, e lo sa bene il "Mancio"... SEMPRE FORZA AZZURRI.