Scusatemi se pecco di presunzione, anzi insultatemi pure, datemi del presuntuoso e dell'antipatico, ma ad oggi non posso altro che venir qui e scrivere: io l'avevo detto.
Sì, io lo avevo detto che al termine della partita con la Juventus Spalletti aveva davvero poche motivazioni per sorridere, per stare sereno perchè l'Inter ha dimostrato che qualcosa iniziava a scricchiolare.
L'avevo detto che essere dominati sul piano fisico e atletico da una squadra che veniva da una settimana decisiva a livello di scontri diretti e che aveva sulle spalle ben 6 partite di Champions in più, avrebbe dovuto far scattare un piccolo campanello d'allarme.
Eppure c'è chi non vuole vedere, c'è chi sottolinea che l'obiettivo minimo è il quarto posto (come se mi fossi permesso l'Inter favorita per la vittoria finale) e che non si può giudicare da una prestazione, fuori casa, contro la Juventus.
Allora ho atteso la Coppa Italia, ho atteso il momento in cui sarebbe bastata anche la Primavera per superare agevolmente un turno contro il Pordenone, squadra di Serie C, ma così non è stato: dopo 120' senza riuscire a segnare, ci sono voluti i calci di rigore per superare 'l'armata' neroverde.
Vabbè, non era la squadra titolare al completo e ho pensato di aspettare la sfida di campionato contro una deludentissima Udinese, che ha esonerato un paio di settimane fa il suo allenatore affidando la panchina a Massimo Oddo, il quale nella sua precedente esperienza a Pescara vinse una sola partita, peraltro a tavolino.
Niente da fare, è arrivata la terza conferma su tre: l'Udinese espugna San Siro battendo l'Inter per 1-3, in una partita dove ancora una volta i nerazzurri di Spalletti non hanno mostrato la solita brillantezza, confermando un calo fisico e atletico normale, ma che alcuni non vogliono ammettere e non vogliono vedere.
Ripeto, risulterò presuntuoso: ma prima di essere tifoso, sono innamorato di questo meraviglioso sport, lo pratico, lo seguo da 20 anni, guardando qualsiasi tipo di partita, da quelle fra scapoli e ammogliati alla Champions League e scrivo di calcio, al momento per hobby ma spero possa diventare altro, e penso essere in grado di accorgermi quando una squadra o un giocatore da qualche segnale di cedimento, di miglioramento, di ripresa o quant'altro.
Rimane un'opinone, un punto di vista, senza dubbio; quando poi il campo conferma il tutto, forse quei punti di vista e quelle opinioni non erano poi così assurde e infondate....
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