L'Inter ha battuto il Genoa per 1-0, è terza in classifica e ha la miglior difesa del campionato con 2 soli gol subiti in 540' di gioco eppure sono evidenti i problemi di gioco che attanagliano la squadra nerazzurra. Spalletti a fine partita ha parlato di "Squadra prevedibile e manovra lenta" centrando il problema dell'Inter. E sì perché agli occhi dei più, quelli che magari guardano solo il tabellino a fine partita e giusto gli highlights o quelli che seguono l'Inter giusto per il fantacalcio, risaltano agli occhi maggiormente le prestazioni senza gol di Icardi, senza assist di Perisic, i cross dietro la schiena degli avversari di Candreva, dimenticandosi che il gioco di una squadra è un po' una catena di montaggio, parte da dietro, dalle fondamenta, quelle nelle quali l'Inter non ha ancora trovato la chiave di volta.
Borja Valero è stato preso per dare ordine e geometrie ma a 32 anni fa fatica a tenere certi ritmi e si vede: preciso sì ma troppo lentamente a conferma che nel calcio di oggi la monodimensionalità (specie a centrocampo) serve a poco, Vecino è un ottimo incursore ma certamente non può creare gioco, anzi da mediano è ancora un giocatore migliorabile in diverse situazioni di gioco. In panchina oggi, Spalletti aveva Gagliardini e Joao Mario: il primo, pur non essendo un regista, può garantire qualità, ritmo e ottimi tempi di pressing ma deve ancora tornare in condizione; il portoghese resta un mistero, oggi in campo troppo poco tempo per essere valutato. Brozovic invece, ha mostrato tutti i suoi pregi e difetti: ha tiro da fuori, grazie al quale poter provare a sbloccare partite complesse, ma si dimostra al solito svogliato.
Insomma, all'Inter servirebbe un giocatore più dinamico, che abbini la qualità al dinamismo, e questo manca, lo sa Spalletti che certamente soprattutto nelle partite con le piccole dovrà trovare il modo di velocizzare la manovra, magari sperando nelle crescente condizione di Gagliardini, in un Borja che dà fondo alle sue energie atletiche per dare più velocità o provare a cambiare modulo.
In aiuto del tecnico di Certaldo potrebbe arrivare l'infermeria che potrebbe restituirgli Joao Cancelo, giocatore di spinta che in certe partite potrebbe tornare utile anche da terzino, perché anche dalle fasce Spalletti sta trovando poche soluzioni: D'Ambrosio e Dalbert spingono poco, l'Inter non riesce a dar sfogo sulle fasce alla manovra, si aggroviglia al centro risultando statica e prevedibile e le ali non riescono a stringere per aiutare Icardi come LS vorrebbe proprio perché gli esterni difensivi salgono poco: a tal proposito il portoghese potrebbe aiutare la causa nerazzurra offrendo una soluzione diversa e evitando all'Inter di perdere 2/3 tempi di gioco con sterili passaggi orizzontali.
Insomma, criticare questa squadra è impossibile, perché di più oggettivamente non poteva fare ma per restare lì servirà crescere e limare i propri punti deboli perché in Serie A le squadre son brave a giocare su quello e le altre big che oggi son dietro certamente non staranno a guardare.
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