Siamo arrivati alla sesta giornata... a guidare la classifica, vincendo e convincendo, ci sono Napoli, Inter e Milan. Ma se per quest'ultima l'impegno sulla carta si presenta abbastanza agevole, per le altre due c'è da fare i conti con i "fantasmi" del passato.
Percorso netto fin qui per gli azzurri che non hanno ancora perso un incontro ma non solo vincono, giocano un calcio spettacolare e tremendamente efficace. La Sampdoria è riuscita a rimanere a galla solo un tempo portando anche qualche grattacapo a Koulibaly e compagni ed impensierendo il convincente Ospina, ma poi ha dovuto alzare bandiera bianca arrendendosi alle trame degli avanti azzurri che hanno trovato in Osimhen il terminale perfetto. Victor a dispetto di una prima occasione divorata ha dimostrato di avere il Killer instinct dei grandi centravanti e soprattutto una presenza importante e determinante. Ora però arriva a far visita a questo Napoli il Cagliari di Walter Mazzarri. Sì proprio quell'allenatore che si prese cura di quella squadra ferita dalla caduta negli inferi e la portò con sapienza e costanza a riassaporare la gloria. Mazzarri siede sulla panchina del Cagliari da appena due giornate, con un turno infrasettimanale di mezzo che non gli ha permesso di lavorare come avrebbe voluto/dovuto. Ma da questo match anche lui cercherà delle risposte. Dovrà capire se la sua squadra è quella caparbia che per certi versi è riuscita a mettere alle corde la Lazio di Sarri o quella timida ed incocludente caduta contro l'Empoli. L'esame è di quelli tosti, quelli belli. Walter riabbraccia il suo passato, ma non ci sarà troppo spazio per sentimentalismi, ricordi ed emozioni. Quest'incontro servirà ad entrambi per capire dove vogliono o possono arrivare.
Altro match interessantissimo e dai sapori affini si disputerà a Milano. L'Inter orfana di Conte, Lukaku ed Hakimi ha trovato nuove certezze con Inzaghi, Dzeko e Cahlanoglu, aspettando ancora la miglior versione di Denzel Dumfries. La squadra che aveva fatto della potenza fisica di Lukaku uno dei principali punti di forza ha saputo ridimensionarsi facendo emergere le qualità di tutti gli interpreti ed esaltando il collettivo. A Firenze l'Inter non ha trovato strada spianata, anzi ha dovuto ed ha dimostrato di saper soffrire ed a conti fatti ha superato a pieni voti l'esame "di Italiano". Ora però ci sarà da fare i conti con un allenatore che fu scartato troppo in fretta. Che nel frattempo ha preso la piccola Atalanta in grembo e l'ha fatta diventare grande. E così ora l'Inter si ritroverà a misurare le sue ambizioni contro la squadra di chi è stato rinnegato. E sono convinto che pur non avendo una tradizione favorevole contro il Biscione, Gasperini e la sua creatura venderanno carissima la pelle.
Il cammino verso la gloria passa da due appuntamenti col passato.
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