L’esonero di Mauricio Pochettino è piombato come il rumore di un tuono a ciel sereno.
Proprio mentre il campionato sta per ripartire, ecco che gli Spurs annunciano l’addio dell’uomo che li ha portati vicino alla conquista della Champions; inspiegabile in un primo momento, ma la posizione bassa in classifica e gli ultimi pessimi risultati hanno messo in bilico la posizione del tecnico argentino.
Il Tottenham però vuole ricominciare e il nome che questa mattina ha fatto saltare di gioia i tifosi è quello di Josè Mourinho. Dopo circa un anno di inattività lo Special One è pronto per ripartire, cercando di risollevare un club che negli ultimi tempi sembra essersi smarrito nella propria ombra. Noi italiani conosciamo benissimo Josè, e sappiamo per certo, come anche lui stesso ha ribadito, che ama le sfide impossibili, e il Tottenham ne è la dimostrazione; una squadra top che dispone di elementi importanti come Kane e Son, ma che ha bisogno di investimenti seri per ambire a qualche trofeo prestigioso. Se con Pochettino le cose ormai non andavano più per il verso giusto, Mourinho può essere la persona giusta per ripartire.

PIÙ CHAMPIONS CHE PREMIER - Andare a lottare per vincere il campionato è pura utopia, almeno per questa stagione. Eppure, con un mercato di gennaio ancora da programmare, l’obiettivo concreto degli Spurs dovrà essere per forza la Champions League. Mourinho sa come fare, basta chiedere a Porto e Inter, anche se in quel caso la rosa che disponeva era ben diversa da quella che ha la sua nuova squadra. I numerosi giocatori in scadenza di contratto potranno rappresentare un piccolo problema, ma chissà che campioni come Eriksen non possano trovare la voglia giusta per proseguire con la maglia del club del Nord di Londra.
Se prima la Champions sembrava un peso agli uomini di Pochettino, adesso dovrà diventare un obiettivo concreto, un po’ come fece Zidane appena arrivato al Real Madrid. I presupposti ci sono, e la società degli Spurs ha voluto regalare ai tifosi uni dei migliori allenatori al mondo, come è giusto che sia.
La palla adesso passa a Mourinho, per dimostrare ancora una volta che se siamo Special One scalare le pareti dell’Inferno per arrivare al Paradiso è un gioco da ragazzi.