Il calcio è l'unico sport in assoluto in cui perdere tempo di gioco è ormai, di prassi, una tecnica per aggiudicarsi il risultato sperato. Provate ad immaginare di non sapere nemmeno cosa sia, il calcio, e di sentirne parlare da un vostro conoscente: "Si guarda, in pratica si gioca in 11 contro 11 e lo scopo è far finire la palla in una rete senza poter usare le braccia e le mani. Hai 90 minuti, ma se stai vincendo puoi far finta di esserti fatto male per far passare il tempo e impedire all'altra squadra di segnare". Pensereste sicuramente che sia uno scherzo, perchè in effetti questo è uno sport in cui l'antisportività è accettata sistematicamente, spesso invogliata dal pubblico e dallo stesso allenatore e chiamata "furbizia", persino dai telecronisti che non dicono una parola, a meno che non giochi la Nazionale o una squadra del loro paese in Champions league. Ma finché si resta nel proprio territorio, tutti zitti, non una parola sulle vergogne che si perpetuano ogni giornata di campionato. Giocatori che ormai appena vengono toccati dal petto in su si portano la mano sul viso, salvo poi accorgersi di sentire veramente male in altri punti; rendiamoci veramente conto di quello che ho appena detto: fare FINTA di essersi fatto male è, di fatto, PARTE del gioco. Sono regole non scritte, ma accettate.
Può quindi capitare che un giocatore, che non si è fatto niente, stia a terra 3 minuti, minuti che teoricamente dovrebbero essere recuperati, ma che in pratica vengono semplicemente persi. A conferma di ciò, vi basta guardare, sul tabellone finale di ogni partita, il tempo effettivo giocato. Si aggira intorno ai 50 minuti, a voler essere generosi. Ciò significa che tra rimesse, ammonizioni, sostituzioni e perdite di tempo clamorose dei calciatori, ogni partita si perdono 40 minuti minimo.
Ora, non sto dicendo che tutti i 40 minuti andrebbero recuperati, ci mancherebbe: è ovvio che molto tempo perso sia fisiologico, dato che l'orologio non si ferma mai e la palla spesso non è in gioco. Quello di cui mi lamento, e non penso di essere l'unico, è lo spezzettamento snervante del gioco negli ultimi 20 minuti di partite ancora più o meno in bilico. Una costante che spesso mi fa chiedere cosa guardo a fare uno sport in cui per vincere si cerca di non giocare.

Basterebbe stoppare il tempo ad ogni interruzione. I calciatori potranno pure buttarsi a terra ogni 20 secondi, che tanto staranno lì fino a mezzanotte se necessario. Quello che succederebbe sarebbe che sceneggiate di quelle a cui sistematicamente assistiamo ogni partita cesserebbero. I giocatori, seppur spesso non di grandissima intelligenza, ne capirebbero l'inefficacia. Sei stanco? Buttati a terra, ma non pensare che quel tempo sia contato come tempo di gioco.
Davvero ragazzi, ma non vi viene mai da chiedervi che senso abbia quando il gioco è fermo da 3 minuti, che il tempo continui a scorrere? A qualunque essere dotato di raziocinio sembrerebbe una cosa assurda.
La mia proposta è quindi quella di introdurre il tempo effettivo ALMENO gli ultimi 15 minuti di gioco, frangente in cui avvengono le maggiori perdite di tempo. Solo così il calcio può continuare ad avere una certa credibilità.