Il Milan è tornato in campo dopo poco più di 60 ore dai supplementari del derby. Lo ha fatto in uno stadio dove è storicamente mal visto, di fronte a un avversario della propria fascia di classifica, che per giunta ha finora rimediato qualche punto in più.

Nulla da stupirsi, pertanto, se i rossoneri hanno visto i sorci verdi e soprattutto le streghe "viola", rischiando di rimetterci la ghirba. Hanno salvato la pelle, tuttavia, raggiungendo un duplice risultato: non vanificare l'effetto positivo del derby vittorioso e non essere staccati da uno degli avversari più agguerriti nella corsa al 6° posto.

Cito il 6° posto, perché è un obiettivo credibile, considerando che il 4° posto è lontano e non sembra ipotizzabile che le prime 5 della classifica crollino al punto da essere risucchiate da una squadra che ha 25 punti.

Fossi in Gattuso, privilegerei la doppia semifinale con la lazio e l'Europa League.

La vittoria in Coppa Italia darebbe accesso all'Europa League dalla porta principale, cosa che permetterebbe al Milan di lavorare nella prossima estate con tranquillità. Darebbe oltretutto una spolverata al prestigio rossonero.

Proprio il prestigio consiglierebbe di impegnarsi al massimo in Europa League, evitando la pratica demenziale delle squadre nostrane di far riposare i titolari nei match di questa competizione.

E' vero che, anche eliminando il Ludogorets, resterebbero 7 partite per arrivare alla vittoria finale, affrontando per giunta avversari tosti quali le terze classificate dei gironi di Champion's League. E' però vero che anche arrivare ai quarti di finale potrebbe riproporre lo screditato nome "A.C. Milan" all'attenzione degli sponsor.

Dal canto suo, Montella ha subito trovato un club di quelli buoni: il Siviglia. Per una coincidenza sospetta, è stato liberato il giorno dopo la vittoria del Milan nel derby.  Una soluzione di scorta in attesa del risultato della stracittadina? Mah... spero di no, perché il lavoro di Gattuso, come quello di qualsiasi allenatore,  non può essere valutato sulla base di una partita.

Del resto penso che ormai Gattuso abbia superato lo scotto del noviziato su una panchina di A e possa condurre a termine senza problemi una stranissima stagione.

Rino potrebbe anche non essere un traghettatore, ma qualunque sia il tecnico del prossimo anno, spero solo che non sia Mancini. Nel caso non ci aveste fatto caso, è dai tempi del City che l'allenatore di Jesi non batte più chiodo.