Il Milan torna a comportarsi da top club. Si risveglia a se stesso. E torna ad essere un club rinominato e desideroso di raggiungere grandi traguardi.
Per prima cosa c'è un progetto. Cosa che non c'era nell'ultimo periodo Fininvest e cosa che c'era con la proprietà cinese al comando, ma non c'erano tutti i presupposti e le componenti per realizzarlo. 

Con la proprietà americana c'è un progetto chiaro e preciso e soprattutto c'è la forza economica per realizzarlo. Quindi, non solo parole, ma anche fatti.
Elliott ha preso i migliori manager per il club rossonero. Dal 1°agosto ci sarà attivo Umberto Gandini come Ad e ministro degli esteri e si occuperà dei rapporti con il governo del pallone e con la politica del calcio.
Dal 1°Settembre Ivan Gazidis sarà il nuovo Ad del Milan e si occuperà della parte finanziaria e amministrativa del Milan. Ivan Gazidis ha lavorato per l'Arsenal dal gennaio 2009 fino ad oggi e ha portato l'Arsenal ad avere il 6° fatturato al mondo facendola diventare una macchina da soldi e incrementando notevolmente il suo fatturato.

Dopo Marco Fassone ha lasciato il Milan Massimiliano Mirabelli, che è stato esonerato dal suo incarico. Reputo Mirabelli un ottimo talent scout e penso che si sarebbe potuto tenere in questo ruolo e resto convinto che ha lasciato al Milan una buona ossatura di squadra che Leonardo saprà sicuramente migliorare.

Elliott con il presidente Paolo Scaroni sta apportando delle modifiche sostanziali nei quadri dirigenziali del club. In molti hanno notato che molti di questi uomini c'erano nel Milan di Berlusconi e Galliani. Al posto di Mario Beretta, per il controllo e la gestione delle giovanili del Milan torna Filippo Galli. C'è Gandini, che torna al Milan e ci è stato per tanti anni. Può tornare l'indimenticabile e idolo della tifoseria rossonera Paolo Maldini, c'è Leonardo, che è stato voluto da Galliani ma che non ha avuto rapporti idilliaci con Silvio Berlusconi. E puo' tornare Ariedo Braida. Tutti nomi che sono stati con Galliani e Berlusconi.
E viene da farsi delle domande. Io la vedo così. Tranne gli ultimi anni, il Milan per i primi 25 anni di Berlusconi e Galliani al timone è stata una macchina perfetta. Berlusconi e Galliani avevano scelto i migliori manager per il club rossonero. Galliani ha una esperienza incredibile nel mondo del calcio, più di Berlusconi. Galliani, prima che Berlusconi comprasse il Milan e scegliesse Galliani affidandosi a lui per la gestione del club  era già nel mondo del calcio come vicepresidente del Monza nelle stagioni 1984-1985 e 1985-1986, poi il 24 marzo 1986 diventa amministratore delegato del Milan appena preso da Silvio Berlusconi. 

Galliani insieme a Berlusconi per il Milan ha scelto i migliori manager. Stessa cosa che vuole fare Elliott e quindi ci può stare che ci siano tanti uomini che facevano parte del Milan di Berlusconi e Galliani perché semplicemente sono i migliori. C'è anche Leonardo, che Berlusconi non avrebbe riportato al Milan. Galliani è stato un grande dirigente. A lui viene criticato, giustamente, gli ultimi anni dove lui, amministratore delegato del club e vicepresidente, si è occupato del calciomercato, cosa che non rientrava nella sua sfera. Non c'è lo vedo Galliani andare in Brasile e in Argentina per esempio a scoprire talenti. Non è il suo compito. Infatti gli ultimi anni di gestione del calciomercato dell'era Berlusconi e Galliani sono stati pessimi tra acquisti strapagati, commissioni altissime ai procuratori e cessioni sbagliate a zero.  E tanti bidoni...

Elliott sta attuando una profonda ristrutturazione nel club, sia nel suo staff manageriale e sia nello staff tecnico. Trasmette una sensazione di sicurezza, come quando c'era Berlusconi alla guida del club, si hanno le stesse sensazioni, quelle di avere una proprietà ricca alle spalle e molto potente. Vedo molte analogie, inoltre, tra la rinascita rossonera attuale e la Juventus post calciopoli. E ribadisco il concetto, ovvero che tra 3/5 anni il Milan farà quello che sta facendo la Juventus adesso.

A proposito di Juventus. C'è una trattativa tra il Milan e la stessa Juventus che prevede il clamoroso ritorno di Bonucci alla Juventus e l'arrivo in rossonero di Mattia Caldara. E in più c'è il discorso Higuain, che potrebbe andare al Milan per 55 milioni.

In molti rimarranno straniti da questa operazione, non da Juventus, come era l'operazione Cr7. La Juventus fa questa operazione privandosi di un difensore italiano tra i più promettenti per riprendere un calciatore affermato. Ma perché lo fa? L'obbiettivo della Juventus è fare all-in sulla Champions, quindi fare un dream team di calciatori affermati, anche se non più giovanissimi, poiché vuole vincere la Champions che è obbligatoria. Se non dovesse vincere andrebbe incontro ad una debacle clamorosa. E quindi tenta il tutto per tutto, anche a costo di rinunciare a Caldara.

Lo scambio sarebbe alla pari o forse con un leggero conguaglio a favore della Juventus e vedrebbe Mattia Caldara, classe 1994, passare al Milan, e Leonardo Bonucci, classe 1987, fare il suo clamoroso ritorno alla  Juventus.
Higuain potrebbe andare al Milan per 55 milioni. Su di lui c'è anche il Chelsea. E qui c'è un intreccio di mercato che riguarda Milan, Juventus e Chelsea. Se Higuain non dovesse andare al Milan, andrebbe al Chelsea, che libererebbe Morata per il Milan. Al Chelsea andranno anche Rugani dalla Juventus e lo stesso Reina, dal Milan per circa 10 milioni. Reina può andare al Chelsea comunque, ma se il Milan non dovesse prendere Higuain, che andrebbe al Chelsea, e prendesse Morata, Reina verrebbe inserito come parziale contropartita. Morata che ha una valutazione di circa 60 milioni.

Ci sono grandi manovre per la rinascita del Milan. Il Milan lavora su un progetto di 3-5 anni per tornare alla sua realtà, per risvegliarsi a sè stesso e tornare un club che domina in Italia, in Europa e nel mondo. E ci tornerà!