Domenica sera a San Siro è andata in scena Milan-Torino, gara che ha chiuso la 15^ giornata di campionato, terminata con un pareggio a reti bianche tra due squadre che se la sono giocata fino all'ultimo secondo.
Gattuso ha poche colpe sul risultato finale: rivisita parte della squadra considerate le assenze pesanti e manda in campo un 4-4-2 con Bakayoko e Kessiè ad arginare la manovra del Toro, mentre davanti conferma i titolari. È un centrocampo che piange qualità e la costruzione del gioco ne risente, Calhanoglu non dà segni di vita e il gioco pende a sinistra dove la difesa granata spesso raddoppia sullo spagnolo; come se non bastasse Higuain sbaglia quasi tutti i palloni sotto porta, gettando all'aria le occasioni più pericolose e ignorando prima Suso e poi Cutrone da soli davanti a Sirigu.
Il solo punto portato a casa dal Diavolo lascia un amaro in bocca, non per quanto visto sul campo ma per gli obiettivi del Milan e sopratutto per la mancata occasione di allungare sulle inseguitrici alla luce dei pareggi di Roma e Lazio: Sau da una parte e Saponara dall'altra siglano a recupero inoltrato il 2-2, risultato che ferma entrambe le squadre della capitale, i rossoneri mantengono il quarto posto e ringraziano.
Considerato il solo punto guadagnato il Milan puo' ritenersi fortunato, poiché nonostante il pareggio la classifica non cambia, anzi l'Inter si avvicina, ma la delusione rimane ed è giusto sia così, queste occasioni difficilmente si ripetono; una vittoria avrebbe cambiato molto: ritrovarsi a -1 dai nerazzuri, con possibilità di sorpassarli al primo loro passo falso e staccare il caos di squadre che lottano per un posto in Europa, ma ahimè questi sogni sfumano al triplice fischio di Orsato.
Nel post-partita Gattuso si lascia andare a dichiarazioni che fanno male alla squadra e ai tifosi, come volesse ridimensionare il tutto evitando di creare aspettative troppo alte. Il rammarico per l'occasione sciupata è evidente, ma il tecnico sembra nascondere le sue emozioni parlando di "una buona prestazione", di "una partita che 3-4 mesi fa il Milan avrebbe potuto perdere": insomma mister, a conti fatti anche questa "avresti potuto perderla". È un Gattuso di facciata quello che si presenta in conferenza stampa, che vagamente riporta alla mente dei tifosi rossoneri l'ormai dimenticato Montella, il troppo spesso sorridente autore di scuse imbarazzanti, anche noto per essere stato al comando della panchina ai tempi della breve società cinese.
Ma Gattuso, che lavora sodo per portare Milan dove merita, è fatto di un'altra pasta e lo dimostra, senza che ci sia il bisogno di proteggere una rosa limitata e vittima di infortuni facendo capire di essere contento di un pareggio casalingo contro un avversario alla portata.
Sono due punti persi o un punto guadagnato? Semplicemente entrambe le cose: non è una disfatta sia ben chiaro, ma il Diavolo avrebbe potuto prendere il Toro per le corna, questo sì.
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