Il Milan viene fuori con due pareggi dagli impegni contro Lazio (TIM Cup) e Udinese (campionato). Due pari molto buoni, aggiungo.

Lo 0-0 in Coppa Italia consentirà ai rossoneri di passare il turno in caso di pareggio con gol, ma anche di andare ai supplementari in caso di 0-0. La Lazio avrà il vantaggio di giocarsi il tutto per tutto in casa, però non potrà permettersi passi falsi.

Il punto preso a Udine è buono, considerando il valore e lo stato di salute dell'avversario. Certo, il Milan si è complicato l'esistenza con un'espulsione e un'autorete, ma non sempre c'è il Lulic di turno che si mangia il gol, come successo in campionato a San Siro contro le aquile laziali. A volta l'episodio premia e a volte punisce.

Il vero problema si sta rivelando André Silva.

Sono sempre convinto che un nazionale portoghese non possa essere scarso, ma questo ragazzo inizia a ricordarmi troppo, per leggerezza e inconsistenza, Ricardo Oliveira, quel Brasiliano che il Milan portò a casa nel 2006 al posto di Ronaldo per sostituire Shevchenko.

Oliveira aveva fatto bene all'estero, in Spagna precisamente, ed era tecnicamente dotato. Però era una presenza... di carta velina, per così dire. Si muoveva bene, aveva stile, era coordinato nei movimenti e, tuttavia, costituiva una presenza puramente visiva. All'atto pratico, del tutto irrilevante.

Questo vale anche per André Silva, la cui impalpabilità in campo è addirittura sconcertante e, quando sento Mirabelli dire che si tratta di uno dei principali centravanti del calcio mondiale dei prossimi anni, mi viene da sorridere.

Quien sabe? Avrà anche ragione Mirabelli, ma al momento l'incosnsistenza materiale di André Silva è, a dir poco, insostenibile per una squadra come il Milan, che ha bisogno di risultati e non può aspettare. Un insostenibile impalpabilità  che non dovrebbe solo essere un facile richiamo a "L'insostenibile leggerezza dell'essere" di Milan (calembour del tutto casuale) Kundera, ma anche un disincentivo a perderci altro tempo dietro.

Vedremo... per ora prendo solo atto di Strinic che dovrebbe arrivare in rossonero gratis, perché in scadenza di contratto. E pensando anche al possibile acquisto di tal Max Meyer alle stesse condizioni, mi dico che un buon affare può anche farsi, come si dice impropriamente, "a parametro 0".

Eppure queste erano anche le operazioni del vile untore Galliani e della vecchia proprietà. C'era bisogno del "closing" per tornare a fare le stesse cose di un anno fa? Oltretutto con 220 mln in più di esposizione debitoria, aggiungo.

Non ci prendiamo in giro, per favore!