Continua il periodo no del Milan che a Torino coglie la terza sconfitta stagionale, cadendo sotto i colpi di un indomabile Belotti. I rossoneri non riescono a sfruttare le difficoltà dei granata, giunti alla sfida dopo due sconfitte consecutive contro Lecce e Sampdoria, e non approfittano dei passi falsi di Napoli, Roma e Lazio, uscite sconfitte dagli incontri infrasettimanali, rispettivamente contro Cagliari, Atalanta e Inter. Svanita la possibilità di agganciare Napoli e Cagliari al quarto posto, dopo le prime cinque giornate di campionato, il Milan condivide la classifica con le neopromosse Lecce e Brescia a quota 6 punti ed è lontanissimo dai cugini nerazzurri a punteggio pieno. 

La formazione - Il Milan torna alle origini, schierando il classico 4-3-3 che ha contraddistinto le ultime stagioni rossonere. In difesa ritorna Calabria sulla fascia destra, sull'altro lato fa il suo esordio dal primo minuto Theo Hernandez, autore di alcune buone giocate contro l'Inter di Conte. A centrocampo confermati Kessie e Calhanoglu, merito anche dell'assenza dell'infortunato Paqueta e del rientrante Bonaventura. In mediana Biglia fa spazio al neoacquisto Bennacer, nuovamente titolare dopo la buona prova con il Brescia. In attacco fiducia a Rafael Leao, affiancato dagli onnipresenti Piatek e Suso.

Prima frazione rossonera - Il Milan parte bene e impone il suo gioco per buona parte del primo tempo. Dopo il tentativo su punizione di Calhanoglu, di poco a lato, il Milan trova il vantaggio su calcio di rigore. Su un cross di Piatek, Leao sbuca alle spalle di De Silvestri, che lo atterra in area di rigore. Dopo un breve consulto con la sala VAR, l'arbitro Guida conferma la sua decisione e, al minuto 16, Piatek realizza il suo secondo gol stagionale, entrambi su calcio di rigore.

La squadra di Giampaolo cerca subito il raddoppio. Kessie spreca una buona occasione in area di rigore, mandando a lato con un destro al volo, poi Sirigu si supera alzando sopra la traversa un colpo di testa di Leao. Ci riprova ancora Calhanoglu al 24' con un buon destro dal limite dell'area su cui Sirigu si fa trovare pronto. Il ritmo dei rossoneri cala verso la fine del primo tempo e il Toro va vicino al pareggio. Donnarumma esce male, Belotti lo anticipa aggacciando il lancio perfetto di Lyanco, ma spara fuori nonostante la porta lasciata vuota dal numero 99 rossonero.

È tutto un altro Toro - È di nuovo il Milan a partire meglio. Piatek sbaglia il passaggio in direzione di Leao, lasciato completamente solo a due passi da Sirigu. È sempre il polacco a divorarsi un'occasione d'oro pochi minuti dopo. Su una sortita offensiva di capitan Romagnoli, il numero 9 del Milan riceve in area un pallone che deve essere soltanto spinto in rete, ma il rasoterra finisce a lato alla sinistra di Sirigu.

Primi cambi da entrambe le parti. Fra le fila dei granata, Ansaldi rileva Lyanco e il Toro passa a quattro dietro. Nel Milan fa il suo ritorno Jack Bonaventura, assente dai campi di serie A dallo scorso ottobre, al posto di un buon Rafael Leao. Il Milan inizia a perdere lo smalto della prima frazione di gioco e il Torino sale in cattedra. Entra Berenguer al posto di un timido Verdi e il Toro si mette a quattro anche davanti. Prima Zaza e poi Belotti vanno vicini al pareggio.

Al minuto 72', é proprio il Gallo a trovare la via del pareggio. Sul lancio di Rincon, l'attaccante della nazionale lascia partire un destro violento dal limite dell'area che trova impreparato Donnarumma. Saltano i nervi sulla panchina rossonera a causa di un fallo non fischiato ai danni di Calhanoglu appena prima del lancio verso Belotti e Reina viene espulso dall'arbitro Guida. Passano quattro minuti e il Torino passa in vantaggio. Belotti trova Zaza in area, Donnarumma respinge il sinistro dell'attaccante ex Valencia, ma non può nulla sulla ribattuta di Belotti che trova il gol in rovesciata con la porta sguarnita.

Succede di tutto nei 5 minuti di recupero concessi dall'arbitro. Kessie aggancia in area piccola un pallone delizioso di Bonaventura, ma spara in curva con il sinistro. Sul ribaltamento di fronte, Zaza si ritrova a tu per tu con Donnarumma, ma scivola, forse in preda ai crampi, poco prima di calciare. Nuovo tentativo per il Milan. Suso, assente per tutta la partita, mette in mezzo un pallone perfetto per Piatek, ma Sirigu è nuovamente miracoloso, respingendo il tentavito del polacco.

L'analisi - Il Milan mostra qualcosa di buono nel primo tempo. In avanti Piatek è più reattivo del solito, si muove per la squadra e fraseggia con i compagni. Ottimi Romagnoli e Musacchio che mordono le caviglie di Belotti e Zaza anche lontano dall'area di rigore. Da segnalare anche le buone giocate di Calhanoglu, vicino al gol in due occasioni, e Leao, veloce in alcuni spunti offensivi e abile nel guadagnarsi il calcio di rigore che porta in vantaggio la squadra di Giampaolo. Al posto giusto e a suo agio Bennacer, nuovo metronomo del centrocampo rossonero. 

Da dimenticare il secondo tempo. Nonostante una buona partenza, pian piano il Milan comincia a sciogliersi come neve al sole. Piatek torna a isolarsi e sbaglia un gol fatto, i centrali lasciano più spazio agli attaccanti del Toro e Calhanoglu sparisce dal campo, andando a fare compagnia a Suso, invisibile nel primo tempo, irritante nel secondo. Incomprensibile che sia Leao ad uscire dal campo per far spazio a Bonaventura e non lo spagnolo, le cui uniche giocate sono una serie di passaggi all'indietro verso il compagno di fascia Calabria, anche lui sotto tono, e un tiro indirizzato verso le tribune dello stadio 'Grande Torino'.

Nonostante un buon primo tempo, la prestazione dei rossoneri è complessivamente deludente. I 6 punti nelle prime 5 giornate di campionato sono la conferma di queste difficoltà. Il Milan esce dal campo dopo un'ora di gioco. Il Torino ribalta la partita grazie al suo giocatore più forte e i rossoneri non riescono a risollevarsi dopo l'uno due granata. Alla fine si salvano solo Bennacer e Leao, entrambi appena sopra la sufficienza. Da rivedere tutto il reparto difensivo, soprattutto Donnarumma, autore di un'uscita shock nel primo tempo ed evidente colpevole sul primo gol. Peggiore in campo, senza troppi dubbi, Suso, seguito da Kessie, autore di una prestazione al di sotto del suo potenziale, e Piatek, l'attaccante che sembra aver perso il fiuto del gol.

Nonostante le parole di conforto della dirigenza, il futuro di Giampaolo sembra già in bilico. Il Milan ha l'occasione di rifarsi fra due giorni contro la Fiorentina, tornata alla vittoria dopo quasi 300 giorni di astinenza. Sarebbe ironico, a tratti assurdo, se a costare la panchina di Giampaolo fosse proprio quel Vincenzo Montella, attuale tecnico dei Viola ed ex tecnico del Milan, bistrattato dai tifosi e sollevato dall'incarico per fare spazio a Rino Gattuso due stagioni fa.


Pagelle rossonere

Donnarumma 5 Calabria 5,5 Musacchio 5,5 Romagnoli 5,5 Hernandez 5,5 Kessie 5 Bennacer 6+ Calhanoglu 6- Suso 4,5 Piatek 5 Leao 6