Nel calcio per fortuna, non sempre i più ricchi e forti vincono, sennò il calcio sarebbe come la matematica, scontato. Abbiamo sempre assistito a grandi miracoli calcistici, a quelle che definiamo "favole calcistiche", ed una di queste favole è sicuramente il Cittadella dei miracoli.
Cittadella è una piccola cittadina di circa 20 mila abitanti, in provincia di Padova, ma da anni fa parlare di sè per la sua bella squadra che milita in B. Da ieri sera poi, Cittadella sogna la sua prima volta nella Serie A italiana.

Il Cittadella è guidata da un tecnico bravo e preparato come Venturato, uno di cui si parla sempre troppo poco, che sta facendo veri miracoli in Veneto. Ieri sera nella gara di andata della finale play off per la promozione in A, il Cittadella ha battuto 2-0 il Verona, in un derby tutto veneto, che vale una stagione. Il grande protagonista della serata è lui, il senegalese Diaw, autore della sua prima doppietta nel Cittadella e tra i professionisti, doppietta fatta proprio nella partita più importante dell'anno.
Il Cittadella è la vera sorpresa del campionato, perchè partiva dal settimo posto nella griglia play off, e dopo aver perso in casa col Benevento nella semifinale, è andato ad espugnare il "Vigorito" vincendo per 3-0, e sulle ali dell'entusiasmo ieri sera, ha giocato in maniera perfetta. Venturato ha messo in campo la solita squadra corta, ben messa in campo in ogni zona del campo, tutto pressing  e corsa, pronta a colpire al momento giusto. La squadra è un mix di giovani interessanti e forti ed esperienza, ed il faro di questa piccola realtà, è il capitano Iori, bandiera del Cittadella.
Tra i pali c'è il portiere Paleari portiere dal futuro roseo, ieri sera protagonista, la difesa è sempre ben piazzata e concentrata, centrocampo solido  e l'attacco è formato dal senegalese Diaw, ieri protagonista assoluto, e Moncini, giovane fortissimo che è il vero fenomeno della stagione. 
Cittadella da ieri sera sogna veramente la Serie A, anzi è ad un passo, e sarebbe una delle più grandi favole calcistiche italiane di sempre.