Quella di ieri sera era una di quelle partite da non sbagliare, in cui approccio, testa e dettagli fanno la differenza in modo assoluto.
Di tutto mi sarei aspettato, tranne un approccio così dannatamente passivo alla gara. Infatti, per tutta la durata della prima frazione di gioco, ho avuto la sensazione che la Juventus stesse giocando per lo 0 a 0. Questo è stato un errore che i bianconeri hanno pagato sin da subito, l'atteggiamento passivo della squadra di Allegri ha permesso al Bayern Monaco di prendere campo e di imporre il proprio ritmo di gioco asfissiante.
Il dominio dei bavaresi si palesa poco dopo, quando Thomas Müller sciupa clamorosamente una palla goal che, con ogni probabilità avrebbe condannato la Juventus a novanta minuti di strazio. La Juventus sembra resistere stoicamente ad un Bayern che non concede un centimetro, eccezion fatta dell'occasione non sfruttata da Mandžukić, ma sul finale del primo tempo Müller insacca. Indubbiamente il momento peggiore in cui subire una rete.
I bianconeri mantengono lo stesso atteggiamento rinunciatario anche nei primi minuti del secondo tempo, il che porta il Bayern al raddoppio, firmato Robben.
Nel momento più buio della gara, dopo il raddoppio dei bavaresi, i ragazzi di Allegri cambiano completamente e quella in campo sembra un'altra Juventus: la squadra alza la testa, aumenta il ritmo, l'atteggiamento da passivo, diventa aggressivo. Il pubblico bianconero se ne accorge e incita a più non posso la Vecchia Signora che, negli ultimi trenta minuti, sembra incontenibile e ridimensiona notevolmente l'armata bavarese. Sulle ali di un irrefrenabile ed altrettanto inspiegabile cambio di rotta, grazie alle reti di Paulo Dybala e Stefano Sturaro, la Juventus rimette in discussione le certezze della squadra di Pep Guardiola, che sembrava avere la qualificazione in pugno.
La gara di ritorno non sarà facile, anzi sarà complicatissima, soprattutto sotto l'aspetto psicologico ed oltretutto si giocherà in uno degli stadi più caldi ed imponenti del mondo.
Ma una Juventus capace di decidere da sola la sua sorte, sia buona, sia cattiva, una squadra che ha dimostrato di essere inesauribile e che per mezz'ora ha dato prova della sua forza d'urto, credo possa considerare possibile il passaggio del turno.
Tuttavia, è indispensabile che Allegri non permetta che ci siano errori d'approccio e di atteggiamento. Mai più rinunciatari.
Be brave.
23 Novembre 1980
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