"Vincere con il Verona per prepararci al derby". Erano state queste le parole di Luciano Spalletti alla vigilia della sfida contro gli Scaligeri. La vittoria è arrivata, rotonda, schiacciante, a tratti quasi senza impegno al cospetto di un avversario non all'altezza.
Nonostante la pochezza degli ospiti però, i nerazzurri, da un mese a questa parte, sono una squadra diversa, quadrata, aggressiva e con una voglia matta di far male all'avversario.
L'innesto di Rafinha non ha solo portato qualità, già presente nei sapienti piedi di Borja Valero, ma ha aggiunto velocità e verticalità alla manovra, rendendola più imprevedibile soprattutto per difese già traballanti come quella gialloblù. E cosi, dopo appena 30" di gioco, Icardi riprende da dove aveva interrotto due settimane fa con la Samp, e cioè dal gol. Perisic è furbo nel battere velocemente una rimessa laterale, pescando fuori posizione i due centrali del Verona, tra i quali si infila il bomber argentino che con il mancino fa 1-0.
Il Verona, colpito a freddo, traballa, sferzato dalle folate di vento gelido che arrivano in particolare dalle fasce, dove Perisic sembra essere ritornato in formato monstre, mentre dall'altra parte Cancelo e Candreva dialogano a meraviglia.
La grande sorpresa di giornata è però rappresentata da Brozovic, in grande spolvero nel ruolo inedito di regista e che sembra aver finalmente trovato il giusto feeling con San Siro, che apprezza ed applaude ogni singola giocata. E' proprio dal piede del 77 croato che, al 13', parte un pallone telecomandato che Perisic è bravo ad addomesticare con il petto e a trasformare nel 2-0. Il match si mette ancora più in discesa per i padroni di casa, che mettono in mostra una condizione fisica straripante, gran proprietà di palleggio ma soprattutto abilità nella gestione del risultato, mai realmente in discussione. Se poi davanti hai la possibilità di contare su un ragazzo che a 25 anni ha già sfondato il muro delle 100 realizzazioni in A diventa tutto più facile. Cosi, dopo 3' dall'inizio della ripresa, Perisic ruba palla sulla sinistra ad uno sbadato Ferrari, entra in area e mette un pallone teso sul secondo palo, Icardi si presenta puntuale all'appuntamento e fa 3-0. La gara nel secondo tempo scivola via senza sussulti, eccezion fatta per due legni colpiti, uno per parte, ed un paio di buone occasioni non sfruttate a dovere da Gagliardini.
Nonostante questo, però, Spalletti avrà di che essere soddisfatto, soprattutto per quel che riguarda il centrocampo, che sembra aver finalmente trovato un equilibrio, e l'atteggiamento della squadra, mai attendista e sempre votata all'attacco, che si sviluppa con criterio e velocità. Buoni presupposti dunque per presentarsi al derby di mercoledì, crocevia fondamentale per la stagione dell'Inter, che avrà la possibilità di tagliare fuori una diretta concorrente dalla corsa Champions.
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