Era il 14 aprile 2016. Sono passati pochi mesi, eppure sembrano trascorsi anni, dal trionfo canarino in quel di Verona. Quello dell'anno scorso era tutto un altro Frosinone, con Stellone in panchina, Blanchard perno difensivo e con i vari giocatori presi in prestito (Leali, Rosi, Pavlovic, Tonev etc.) con obbligo di riscatto in caso di salvezza. Salvezza che, però, non è arrivata. E il Frosinone ha dovuto ripartire da zero, conservando il suo blocco storico e gettando le basi per il tanto sperato ritorno in Serie A. E quello contro l'Hellas Verona, è uno scontro decisivo. I due club, infatti, sono i grandi favoriti per la promozione. Ma ricordando l'ultimo incontro tra le due compagini, ritornano tutte le emozioni di quel pomeriggio. Il Frosinone aveva ancora un briciolo di speranza per la salvezza, ma sapeva bene che una sconfitta contro il Verona, retrocesso quasi aritmeticamente, voleva dire game over. La squadra di Stellone si presentò al 'Bentegodi' con un obiettivo solo: i tre punti. Ma non era affatto facile andarseli a conquistare, non solo per la difficoltà che il Frosinone ha mostrato in Serie A nel giocare fuori casa, ma anche perché il reparto difensivo era in piena emergenza. Gli infortuni di Ajeti e Blanchard costrinsero Stellone a chiamare alla causa Vasyl Pryyma e Adriano Russo. E fu proprio lo stesso Russo a sbloccare la partita, segnando al 14' da calcio d'angolo. Per tutto il primo tempo, il Frosinone cercò il raddoppio, senza, però, trovare la via del gol. Il Verona ne approfittò per venire in avanti nella prima metà del secondo tempo, trovando il pareggio sempre su calcio d'angolo, al 64' con Bianchetti. Ma i canarini non si persero d'animo, proponendosi in attacco più volte, fino al momento decisivo della gara, in pieno recupero. Al 92', arrivò un pallone vagante in area di rigore. I difensori del Verona chiamarono l'intervento del portiere, ma non si accorsero che alle loro spalle irruppe Alessandro Frara, che con un colpo di testa vincente trovò il gol-vittoria, proprio nei titoli di coda della gara. Quello del capitano giallazzurro fu un gol molto importante, non solo per muovere la classifica, ma anche per rilanciare psicologicamente la squadra. Ed ora, un Frosinone completamente rivoluzionato torna al 'Bentegodi', anche stavolta con l'obiettivo dei tre punti. Due scontri diversi, ma per certi versi simili. Si affrontano due formazioni completamente diverse da quelle dell'anno scorso, ma in fondo, l'obiettivo è sempre lo stesso: la Serie A. L'anno scorso per restarci, quest'anno per tornarci. E allora, avanti Leone. Tornare da Verona con i tre punti non è impossibile. Andrea Pontone Twitter: @_AndreaPontone