Sono passati quasi 5 anni da quel caldissimo luglio in cui Antonio Conte decise improvvisamente di lasciare la Juventus. Poco dopo questa notizia che lasciò di stucco gran parte della tifoseria bianconera si decise di affidare la panchina a Massimiliano Allegri; questa scelta non fu accolta nel migliore dei modi dalla tifoseria che contestò veementemente Allegri.
Quello che la tifoseria voleva era una persona che rappresentasse appieno la juventinità e lui non sembrava essere la persona adatta a trasmetterla ai calciatori ed al mondo. Ma lui non ha mai detto una parola fuori posto o agito in maniera sbagliata anzi ha deciso di affrontare questo astio a testa bassa. Ha sempre lavorato dando il 100% e pretendendo dai suoi calciatori il 100% giungendo a traguardi inimmaginabili all'epoca.
Lascia il mister dei 5 scudetti consecutivi e degli 11 trofei in 5 anni; anni caratterizzati da un dominio idiscusso in Italia e da una crescita esponenziale in Europa dopo le due finali di Champions perse. Queste forse le uniche due macchie nella vita bianconera di Max che però ha continuato a lavorare in silenzio e con il sorriso stampato sul viso. Cosciente del fatto che allenare una grande squadra significa anche attirare il doppio delle critiche che possono ricevere tutti gli altri, magari la Juventus non giocherà benissimo ma vince e nella storia ci si entra solo vincendo. Ma il conte Max si è dimostrato capace anche nella gestione dei giocatori uscendone sempre vincitore. I casi più eclatanti sono sicuramente quelli di Dybala e Bernardeschi, due calciatori dotati di un talento purissimo che però al momento dell'approdo alla Juventus erano due diamanti grezzi. Con loro Max si è dimostrato davvero capace proteggendoli e non facendoli scendere in campo inizialmente ma poi buttandoli nella mischia solo quando li ha ritenuti davvero pronti e maturi. Solo in questo modo una maglia che per un ragazzo giovane può essere pesante come un macigno sarebbe diventata improvvisamente leggerissima.
Loro devono davvero tanto a Massimiliano Allegri e a dire il vero anche noi tifosi dobbiamo dirgli grazie, perché come dimostrato anche ieri, durante la conferenza stampa di addio, Max è diventato un pochino juventino e dobbiamo ammettere di aver sbagliato a criticarlo costantemente.
Per questa semplice ragione questa sera alla fine della sua ultima partite allo Stadium giocatori e tifosi dovranno unirsi nel dire grazie al nostro mister, con buona pace di chi dice che il brutto gioco non paga.
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