Sono ancora elettrizzato per il gol segnato all’ultimo istante del derby dal sempre più chirurgico Icardi, che toccando due palloni ha fatto due gol, di cui il primo giustamente annullato per un non così evidente fuorigioco, ma correttamente valutato dal Var (per una volta che la terna arbitrale fa il proprio dovere qualcosa gli va riconosciuto). Però, nonostante la felicità per il risultato, voglio per un attimo essere provocatorio.

Fortunatamente, come stavo dicendo, un’infelice uscita del povero Donnarumma (a mio avviso troppo spesso condannato o osannato a seconda della partita giocata, per chi non lo ricordasse il ragazzo ha appena 19 anni e tanta strada da fare, dategli tempo) sommata al cinismo di quello che forse non è il più forte attaccante del mondo, ma sicuramente è il più letale, ci hanno regalato questo derby d’autunno.
Ma immaginiamo per un attimo cosa sarebbe successo se Donnarumma fosse uscito in presa alta su quel pallone o se Icardi non si fosse trovato al posto giusto nel momento giusto, la partita si sarebbe conclusa con uno scialbo 0-0.

Ed è con questo preambolo che voglio tornare per un attimo al gol giustamente annullato a inizio partita per il tocco di Vecino, che ha messo di fatto in fuorigioco Icardi. Sì perché giusto qualche settimana fa l’Inter è stata additata dai media e dai tifosi delle squadre più disparate per aver “derubato” la Fiorentina con un rigore ingiusto, non tanto perché il tocco di mano di Vitor Hugo non ci sia stato, ma perché “ininfluente”, “impercettibile”, “non ha cambiato la direzione del pallone” ecc. ecc.

Questa mattina però leggendo la rassegna stampa sportiva e i commenti dei tifosi sui vari social non ho letto da nessuna parte condanne alla decisione dell’arbitro Guida e più precisamente dell’assistente al Var, per un tocco di Vecino che è stato, allo stesso modo di quello di Vitor Hugo, “ininfluente”, “impercettibile”, “non ha cambiato la direzione del pallone”. Probabilmente perché essendo comunque finita con una vittoria per i nerazzurri ha assunto un’importanza marginale rispetto a quella che ha avuto il rigore contro la Fiorentina, ma per lo stesso principio sarebbe secondo alcuni corretto polemizzare sull’operato della terna arbitrale.
Perché, per essere precisi, se Vecino non si fosse trovato in quella posizione ma in un’altra zona del campo in quel momento, il pallone avrebbe fatto esattamente lo stesso tragitto finendo tra le grinfie di Icardi e di conseguenza in rete, perché il tocco è assolutamente ininfluente sulla traiettoria, quindi per lo stesso criterio secondo il quale il tocco di mano di Vitor Hugo non influendo sulla traiettoria non avrebbe dovuto essere sanzionato dovrei poter affermare che anche il tocco di Vecino avrebbe dovuto ricevere lo stesso trattamento.

E invece non voglio dire questo, perché ritengo entrambe le decisioni corrette, quello che invece mi infastidisce è che chiunque si senta in diritto di “interpretare” i regolamenti sfruttando questo per creare notizia dove non c’è e dirottare l’opinione pubblica sollevando un polverone mediatico atto a danneggiare determinate società. Dico determinate società perché questo non capita sempre, mentre ho notato che nei confronti dell’Inter troppo spesso ci si ricorda delle decisioni cosiddette “a favore” e raramente di quelle “contro”. E a tal riguardo, mio malgrado, devo spezzare una lancia anche a favore della Juventus che, complici anche le scorie dell’ormai lontana Calciopoli, si trova spesso crocifissa ad ogni decisione dubbia a proprio favore, mentre importanza marginale hanno spesso le decisioni opposte.

Tutto ciò può essere tollerabile finché si tratta di sfottò social e chiacchiere da bar, ma mi piacerebbe vedere più trasparenza e imparzialità da parte dei media, che troppo spesso influenzano l’opinione pubblica non verso la verità, ma verso la notizia che fa più rumore.