Con lo svolgersi del campionato di Calcio in un periodo in cui risulta compresso tra impegni della Nazionale, Coppe Europee, Campionato  e Coppa Italia, ne risulta una frequenza di gioco a cui sono sottoposti i giocatori della serie A  che, mediamente, è di quattro giorni tra una competizione e l’altra. Inoltre alcune squadre che forniscono alle Nazionali Europee dei calciatori, per costoro la media scende ancora.
Molte sono le lamentele delle società che a questa situazione attribuiscono un aumento degli infortuni e della durata delle convalescenze.
A buon senso il discorso regge, ma non può sicuramente essere unico. Ci sono squadre con rose limitate ed altre con rose più ampie che riescono ad applicare un turn-over più efficace e dunque a diminuire il carico di lavoro su ogni singolo atleta, causa di incidenti muscolari, nonché la probabilità di infortuni da trauma.
Sembrerebbe Lapalissiano che, aumentando la frequenza, gli eventi negativi aumentino. Ebbene vediamo se questo è vero.
Per cercare di capire l’entità del fenomeno si è provato a cercare dei dati comparativi che stabilissero, in funzione della frequenza di gioco più o meno elevata, l’incidenza degli infortuni. Dati di questo tipo non sono stati trovati e quindi si è cercato, con l’aiuto della statisca di eseguire un semplice studio analitico che desse qualche indicazione.
Per non tediare il lettore con un’ analisi statistica (a disposizione di chi volesse leggerla in allegato) diamo il risultato finale e le considerazioni che si possono fare.
E’ stata svolta un’indagine sulle squadre di serie A e sul numero dei loro atleti infortunati, nonchè sulla natura dell’infortunio che può essere traumatico, pertanto indipendente dal carico di lavoro,  piuttosto che muscolare e quindi dipendente dal carico di lavoro.
Sono stati presi a campione i dati di tutta la serie A alla 17^ giornata inclusa, suddivisi per ogni squadra, ottenendo i seguenti risultati:

GRUPPO A: (N. 8 Squadre)
Infortuni > 3 : MILAN (7); NAPOLI (6); Genoa (6); Torino (6); JUVENTUS (5);Bologna (4) Salernitana(4); Verona (4)
GRUPPO B: (N.12 Squadre)
Infortuni< 3: Empoli (0); LAZIO (1); Udinese (1); Spezia (1) Fiorentina (1);Sassuolo (1); ATALANTA (2); Venezia (2); Verona (2); INTER (3); Cagliari (3); Roma (3) : Sampdoria (3);

NB:

  • In MAIUSCOLO le squadre impegnate nelle Coppe.
  • Tra parentesi il numero degli infortunati di ogni squadra all’ atto del rilievo
  • La linea di demarcazione a 3 infortuni è quella che, all’incirca rappresenta una media di tutto il campione considerato.

Prima osservazione: se fosse vero che aumentando la frequenza aumentano gli infortuni, allora tutte le squadre dovrebbero riscontrarlo, mentre la tabella  dimostra il contrario; si va da 0 infortuni (Empoli) a 7 infortuni (Milan).
Allora è chiaro che esistono dei fattori tipici di ogni squadra che agiscono in modo differente,
a seconda della squadra presa in considerazione, per esempio i metodi di allenamento, il tur-over che dipende dalle dimensioni della rosa, dall’età degli atleti e altro ancora. Può essere che il tipo di gioco sommato alla maggior frequenza dia come risultato maggiori infortuni.
Se è vero che non abbiamo trovato la verità assoluta, la tabella ci dice anche molte altre cose:
La prima considerazione che si può fare è che probabilmente il problema non si pone per 12 squadre su 20 (GRUPPO B) e che solo 8 squadre sono interessate al fenomeno. (GRUPPO A)
Quindi una questione trattata sui numeri totali (61+ 2 Covid naturalmente esclusi), là dove si dice che 61 infortuni sono tanti, non sono tanti in assoluto, occorre parametrare il dato ad un dato omogeneo coerente e vedere se è superiore o inferiore. In poche parole, quanti erano gli infortuni la 17^ giornata del campionato 2020.-21? Peccato non sia pubblicato. Sono però pubblicati i dati degli infortuni complessivi di ogni campionato. Se aspettiamo la fine di questo campionato sarà possibile fare un raffronto, però non avremo evitato nessun infortunio. Credo, purtroppo, che sarà così. Un osservazione attenta di quei dati finali è auspicabile in quanto potrebbe servire in futuro.
Osserviamo ancora la tabella; evidenzia come N. 3 squadre impegnare in coppa siano tra quelle con maggiori infortuni (Milan, Napoli; Juventus), mentre altre 3 (Lazio, Atalanta e Inter) presentano infortuni decisamente minori. Conseguentemente si potrebbe affermare che l’impegno di coppa non sia determinante ai fini di questa analisi, ma che ci sia qualcos’altro che influenza la differenza tra i due gruppi che, tra l’altro, presentano una certa dispersione al loro interno.
Si nota che Genoa e Torino presentano entrambe un numero di infortunati quasi pari al massimo, con una tipologia di infortunio di tipo A (infortuni muscolari) decisamente preponderante (Tipo A n°5-infortuni muscolari; Tipo B n°1infortunio da Trauma). Causa di ciò potrebbe essere, per esempio, il tipo di allenamento o il tipo di gioco o entrambi più intensi delle altre squadre che presentano infortuni minori o piu distribuiti fra i casi A (Infortuni muscolari) e B (Traumi).

Vediamo di arrivare a una conclusione: per un certo numero di squadre (Gruppo A), si può ipotizzare un  sovraccarico atletico (allenamento + gioco + frequenza di gioco)  che sembrerebbe sia più significativo degli anni precedenti. Per poterlo affermare con un buon margine di approssimazione, occorrerebbe effettuare una analisi comparata con i dati degli anni precedenti, omogenei a quelli attuali.
Per le altre squadre del Gruppo B, anche quest’anno è affrontato nel migliore dei modi.
Opinione di diversi allenatori e preparatori atletici converge sull’ipotesi che  quest’ anno si configuri come un’annata anomala che creerebbe degli scompensi in determinate situazioni in cui più fattori combinati, più numerosi o più gravi, possano sommarsi per determinare una situazione di infortuni in certi casi più grave di quella degli anni precedenti. Questa interpretazione potrebbe essere plausibile, ma andrebbe confermata con delle comparazioni accurate e con delle analisi piu approfondite sui metodi di allenamento e gioco attualmente applicati in situazioni più ordinarie.

ANALISI STATISTICA INFORTUNI SUI CAMPI DI CALCIO (allegato)
Sulla base della letteratura medica sono stati identificati gli infortuni più frequenti e le relative cause nel gioco del Calcio:

  1. Affaticamento                                 Contrattura involontaria del muscolo                   A
  2. Contusione                                     Trauma diretto                                                      B
  3. Contrattura                                     Sforzo eccessivo                                                    A
  4. Distorsione                                     Trauma                                                                    B
  5. Stiramento                                      Sforzo eccessivo                                                    A
  6. Strappo                                            Sollecitazione eccessiva                                        A
  7. Lesione crociati                              Trauma.                                                                   B

 

Come si evince dalla tabella gli infortuni più frequenti sono 7, le cui cause sono suddivisibili in due categorie:
A attività eccessiva o sforzi eccessivi
B traumi
L’indagine è volta a comprendere orientativamente se esiste una qualche relazione tra il tipo di gioco, di allenamento, di preparazione, di impegno internazionale di una data squadra con gli infortuni che le sono occorsi.
Con i dati a nostra disposizione seguiremo il seguente metodo:
ANALISI DATI DI UN CAMPIONE PRESCELTO (NEL NS/ CASO GLI INFORTUNI DI UNA DATA UNA DATA GIORNATA (18°) DOVE LE SQUADRE HANNO QUASI AFFRONTATO  META’ DEL CAMPIONATO E PIU TURNI DI ELIMINAZIONE DELLE COPPE E QUINDI UNA CAN-MPIONE SIGNIFICATIVO).
COSTRUZIONE DEL DIAGRAMMA DI PARETO CON CONSEGUENTE SUDDIVISIONE DELLE SQUADRE IN DUE GRUPPI.
VALUTAZIONE DEI RISULTATI.
Con i dati a nostra disposizione è possibile solo abbozzare delle ipotesi, mentre per ottenere risultati con un certo grado di approssimazione, l’indagine dovra’ essere estesa maggiormente come si vedrà in seguito.