Ieri è stata una debacle.
La squadra messa in campo è risultata frastornata, svuotata sul piano del ritmo e della concentrazione. Anche chi è stato il baluardo della difesa ieri ha commesso errori banalissimi. Non si era mai visto Koulibaly commettere così tanti errori tecnici. Palloni buttati in calcio d'angolo su rimessa del portiere o palle in fallo laterale che dovevano essere dei comodi appoggi. E chi ha sostituito i titolari ha fatto ancora peggio. Malcuit si sta rivelando un buon gregario, niente di più, e Ounas sembra quasi non reggere la categoria. La quantità di errori tecnici della squadra ieri è stata di livello industriale e la mancanza di concentrazione ha fatto il resto. Il ritmo piuttosto blando è stato superato solo nel periodo in cui il Napoli dopo il pareggio ha cercato di ottenere il vantaggio. Solo che, nel secondo tempo, gli azzurri non sono scesi in campo. Meret da un lato ha salvato il risultato 2 volte ma ha comunque colpe sul secondo gol dell'Empoli. 

Ancelotti ha sicuramente il quadro chiaro della situazione. La sua è una scommessa che vuole vincere per chiudere il suo palmares di vittorie con un trofeo in una città dove tutto è più difficile.
Quali saranno i giocatori che faranno le valige a giugno? I primi nella lista di sbarco sono sicuramente Ounas e Younes. Il primo ha avuto le sue chances ma si è sempre dimostrato meno utile e collaborativo per il gioco di squadra. La sua pecca più grande è la fase difensiva. Il secondo ha bisogno di minutaggio nelle gambe a causa dell'infortunio e questo Ancelotti non glielo può assicurare. Possibile quindi vada via in prestito. Malcuit pur avendo fatto delle buone gare ad inizio stagione si è rivelato abbastanza mediocre nelle partite che contano. Allan, pur essendo un nazionale brasiliano, sta forse pensando che la maglia azzurra gli stia stretta e forse il pensiero della Torre Eiffel lo condiziona non poco. Albiol è reduce da un intervento e, lo stesso Chiriches,  è rimasto fermo a lungo per lo stesso motivo.

L'allenatore azzurro ha bisogno di punti fermi e Fabian Ruiz, Koulibaly, Callejon, Meret e Zielisky dovrebbero comporre l'intelaiatura del futuro Napoli. Hanno però bisogno al loro fianco di calciatori abituati a vincere. Non è che prendendo le giovani speranze si possa colmare il gap con la Juventus. La settimana scorsa i bianconeri hanno affrontato l'Empoli con una squadra abbastanza rimaneggiata e sono riusciti a vincere ugualmente perchè il blocco juventino, pur soffrendo, ha cinicamente sfruttato l'unica occasione avuta per portarsi in vantaggio. Ieri il Napoli si è cullato sulla vittoria ottenuta contro la Roma. Il punteggio tennistico ottenuto contro i giallorossi ha fatto illudere i tifosi ma attualmente la Roma è una squadra allo sbando e il 4 a 1 non fa testo.

Giuntoli è già al lavoro e, se Mertens e Insigne resteranno, dovranno ripetere le prestazioni che il gioco di Sarri li aveva eletti a formidabili bomber. Milik, pur con uno score invidiabile, non sembra essere un giocatore che sposta gli equilibri. Ancelotti vuol firmare a vita perchè dice di aver trovato l'ambiente ideale per gli ultimi anni di carriera. Il suo obiettivo dichiarato è quello di portare a Napoli un trofeo che manca da 30 anni e, se queste sono le premesse, non sarà tanto facile. Il ciclo di Sarri è durato 3 anni e solo l'ultimo anno la squadra si è dimostrata famelica al punto di ottenere il maggior numeri di punti fatti nella storia del club. Con Ancelotti siamo all'anno zero nel quale ha preso visione del materiale a disposizione. L'anno prossimo sarà l'anno di assestamento perchè ci saranno nuovi innesti e, se è così, dovremo aspettare altri 2 anni per lottare veramente per lo scudetto. 

Quest'anno l'obiettivo Champions è stato quasi raggiunto e, a meno di un miracolo, sarà possibile centrare la semifinale di Europa League. E poi ADL si lamenta che il pubblico non va allo stadio a seguire la squadra. C'è necessità di cambiare strategia di mercato perchè i soli giovani non bastano più e servono calciatori affermati che siano abituati alla competizione. Ben vengano  Bennacer e Veretout, ma non sono questi gli elementi che fanno innalzare il tasso tecnico della squadra. Anche perchè questi ultimi servirebbero solo a sostituire qualcuno in partenza. E nel caso del Napoli bisogna aggiungere alla rosa, non sostituire dando spazio ad una seconda linea più competitiva. E anche questo fa la differenza. 

L'Inter si è affidata a Marotta che ha costruito negli anni una Juve competitiva con una ossatura formata da giovani promesse e giocatori affermati. Adesso si appresta a farlo con i nerazzurri. Napoli prendi esempio.