Caro Gigi, forse in questo momento il tuo umore è pari a zero, forse tutto quello che sognavi si è infranto di nuovo contro un avversario che ti ha ostacolato la felicità.
Cosa dire? Mi dispiace... Mi dispiace perchè sei un giocatore che in carriera ha fatto mangiare la polvere a molti colleghi, uno che non si è mai sentito il più forte pur sapendo di esserlo, che hai sorriso agli avversari anche quando da sorridere non c'era proprio niente. Le lacrime sembrano essere il finale ad ogni avventura importante.
Il 2006 è forse l'ultima volta che ti ho visto esprimere tanta gioia, che sarebbe stata meglio se quel pallone d'oro fosse arrivato nelle tue mani, che in quelle di Fabio Cannavaro. Da quel momento, i tuoi occhi hanno brillato ma di una luce diversa, sì, il primo scudetto con la Juventus è sempre una cosa nuova, ma poi... il nulla.
Scudetti a profusione, Coppe Italia e Supercoppe idem, ma quel sogno dalle grandi orecchie non ti ha mai lasciato. In bianconero si partiva ogni stagione per prendersi tutto, per poi tornare a casa tra le lacrime, l'arrivo di Conte che stravolge tutto, per arrivare alle due finali perse con le due grandi di Spagna.
La prima sfiorata e che era alla portata, alla seconda nello scontro negli spogliatoi tra Bonucci e compagni, che ha portato di nuovo alla distruzione del sogno. Dopo aver dato l'addio alla Juventus dopo 17 anni di onorata carriera bianconera, senza dimenticare le lacrime per la non qualificazione al mondiale del 2018 in Russia con la nazionale. Il sogno Champions però non svanisce, il PSG degli sceicchi ti chiama e questa volta sembra la volta buona, campioni e ingaggi da capogiro, forse questa poteva essere la volta giusta.
Subito una grande intesa con i compagni di squadra. In Francia il tuo nome viene accentato in Gigì Buffon. Tutti i tifosi sono onorati di averti nel loro club, i compagni più giovani chiedono consigli, tu lì sei come un dio sceso in terra. Forse per qualche istante hai pensato "Con tutti questi campioni, posso avverare il mio sogno. Vincere la Champions!"
Ma forse, come tu ben saprai, non serve solo una squadra forte, ma anche tanta fortuna, quella che anche questa volta ti si è messa di traverso, così che alla fine il primo messo sulla graticola sei stato tu.
L'errore sul gol di Romelu Lukaku ti ha portata all'inferno da un secondo all'altro. Il sogno si è spento di nuovo, stavolta potrebbe essere per sempre come calciatore, ma dammi retta caro Gigi non devi fartene un'ossessione, visto che non devi dimostrare più nulla a nessuno, tu sei già una legenda per tutti noi italiani che ti ammiriamo da sempre e che non dimenticheremo mai le tue gesta.
La Champions non era nel tuo destino, ma come te anche molti altri campioni non hanno avuto la fortuna di vincerla, ma sono nella storia del calcio. Tu sei il portiere del secolo anche senza Pallone d'Oro e Champions.
Ciao Grande Gigi
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