Antonio Cassano ne ha combinata un'altra delle sue, l'ennesima della sua carriera fatta più di rimpianti che di successi. Cosa dire di un talento cristallino, purissimo, che per via di un carattere particolare, non ligio propriamente alla disciplina, al rispetto delle regole, un fantasista che ha militato nella sua carriera a Bari, Roma, Real Madrid, Sampdoria, Milan, Inter, Parma, Sampdoria e Verona, ma quest'ultima solo di passaggio.... non ha reso secondo le aspettative?

Cassano aveva firmato per il Verona. Dopo 6 mesi di inattività alla Sampdoria e dopo la negativa esperienza di Parma per le ben note vicende societarie, Cassano decide, nonostante la quasi consecutiva inattività di oltre un anno, di non ritirarsi.
Il Verona, appena tornata in Serie A, decide di puntare su di lui. Il presidente Setti è affascinato dall'idea di riproporre il tandem Cassano-Pazzini che incantò nella Sampdoria e portò i Doriani nei preliminari di Champions League.

Cassano dopo un po' di allenamenti decide di ritirarsi, lasciare Verona perché gli manca la sua famiglia. Poche ore dopo ci ripensa. Afferma in conferenza stampa che stava per fare una ca... 
Lo hanno convinto i dirigenti del Verona a non ritirarsi. Sostiene che è una sfida che vuole vincere. Fa un passo indietro. Dopo le litigate con Capello alla Roma e al Real Madrid, dopo gli insulti a Garrone, presidente della Sampdoria, dopo la crisi con il Milan nonostante il club rossonero lo abbia fatto curare e gli sia stato vicino per un problema al cuore, Cassano stava per fare una cassanata.
Fu definito dai sostenitori rossoneri cuore ingrato.
Passò all'Inter in uno scambio con un Pazzini, suo ex compagno alla Sampdoria, che andò al Milan.
Lasciò il Parma a gennaio per gli stipendi arretrati non pagati dalla società ducale.

Ora quest'ultima cafonata, o meglio cassanata. Mi ritiro, non mi ritiro, Mi ritiro.
Alla fine ha smentito anche sua moglie. Su un profilo social della moglie era apparso un messaggio dove si diceva che Cassano avrebbe lasciato Verona, ma non si sarebbe ritirato dal calcio. Arriva direttamente una dichiarazione di Cassano che smentisce la moglie.

Dice addio al mondo del calcio perché vuole stare più vicino possibile ai suoi figli. The End.
Si chiude così la carriera di un calciatore fatta più da cassanate che da grandi giocate. Poteva essere e non è stato. Se non altro ha chiuso con una cassanata e non con una cafonata.
La cassanata è stata il ritiro non mi ritiro con il Verona, con decisione finale di ritirarsi perché non c'è con la testa. Non ha le giuste motivazioni.

Il Classe 82 di Bari Vecchia cala così il suo sipario. Ma almeno non ha fatto un'ultima cafonata.
Lasciare Verona e continuare a giocare sarebbe stata non una cassanata, ma una vera e propria cafonata.