Come è stato già ripetuto negli ultimi mesi, la stagione che verrà segnerà la svolta del Milan. Partendo dal presupposto che ogni cambiamento - nel bene o nel male - è di per sé uno stravolgimento, non si può dire che per il club rossonero il 2017 sia stato un atto monotono.
Dalle vicessitudini relative al continuo slittamento del closing per arrivare al definitivo passaggio della società, dalla qualificazione ai preliminari di Europa League ad un mercato scoppiettante e non privo di sorprese e grandi colpi, il Milan di oggi ristrutturato dalla nuova dirigenza Fassone & Mirabelli si trova dunque a fare i conti con l'oste.
Ammesso e non concesso che la Juventus rimane la squadra del campionato da battere, nonché la più forte e che lo stesso Napoli di Sarri parta più avanti nella griglia di partenza del campionato, la sensazione che ricevo dagli esperti del mestiere è che oltre al fatto di grande curiosità mista euforia e scetticismo, si guardi al Milan come se fosse una delle squadre più temibili per il 2017. Sicuramente anche le altre squadre (Roma e Inter, ndr) si sono rafforzate e continueranno a farlo fino alla chiusura del mercato, ma come dalle dichiarazioni di Pallotta, sembra che le certezze che c'erano l'anno scorso siano venute a mancare un po' per il mercato in uscita della stessa Roma oltre alla svolta dei Rossoneri.
Insomma, non bisogna essere dei matematici per capire che l'anno prossimo 4 squadre italiane andranno dirette in Champions League e che una delle 5 fra Juventus, Napoli, Roma, Milan e Inter toccherà stare fuori.
Qual è l'obiettivo del Milan per la nuova stagione? Europa League o quarto posto? Giusto accontentarsi "solo" del quarto posto?
Partendo dal presupposto che "Roma non è stata costruita in un giorno" penso di esprimere il pensiero di tutti i milanisti quando dico che se potessi io firmerei subito il quarto posto. Per ambire allo Scudetto mi sa che servirà ancora un po' di tempo, dato la spietata concorrenza delle altre big, ma credo che nel giro di breve si potrà a tornare ai vertici.
E invece l'Europa League? Si può vincere? Credo che per rispondere a questa domanda bisogna fare una netta distinzione fra la prima parte dell'Europa League e la seconda; se la prima fase non sembra essere impossibile dato che gli avversari saranno più o meno abbordabili, si inizierà ad entrare nel vivo a gennaio 2018, quando le squadre eliminate dalla fase a gironi della Champions League entreranno in gioco. Gennaio sarà già tempo fra l'altro dei primi verdetti e raffronti, nonché si avrà un'idea più delineata "dell'Embrione Milan".
Da tifoso spero che non venga commesso l'errore di concentrare tutti gli sforzi su un'unica competizione, ma allo stesso tempo spero che non venga snobbata la seconda competizione europea come è stato sempre fatto negli ultimi anni dalle società italiane.
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