La rotta Milano-Madrid è diventata ormai una costante per il mercato estivo del Milan, vista l’enorme quantità di giovani esuberi di qualità che il Real possiede e che non riescono ad esplodere e a mettersi in mostra a causa della forte concorrenza in quella che è una delle più forti squadre europee. Talenti come Theo Hernandez, che per la concorrenza di Marcelo e Ferland Mendy non ha trovato spazio ed è diventato subito il beniamino dei tifosi rossoneri con le sue cavalcate su quella fascia sinistra. L’ultimo affare fatto in casa Merengues porta il nome di Brahim Diaz: un giocatore brevilineo, agile ma con forza nelle gambe, ambidestro e che fa del dribbling e della tecnica il suo punto di forza; trequartista centrale ma capace di giocare anche sulle fasce e che andrebbe a sostituire tatticamente e numericamente l’ormai svincolato Jack Bonaventura.
Ecco una breve descrizione del passato calcistico di questo promettente talento spagnolo sul quale non si sono sprecate parole di stima da parte di grandi allenatori come Pep Guardiola e Zidane. Brahim Diaz nasce a Malaga il 3 Agosto del 1999 dove inizia la sua carriera da giocatore nel 2010 nelle giovanili della squadra cittadina a poco più di 11 anni. Grazie alle sue qualità e al suo talento al di sopra della norma, attira su di sé le attenzioni del Manchester City che lo preleva dal Malaga nel 2013 per una cifra intorno alle 200 mila sterline. Esordisce in prima squadra nel 2016 giocando gli ultimi minuti di Manchester City-Swansea in FA Cup, ma fa fatica ad imporsi a causa di una concorrenza spietata; in due stagioni solo 15 presenze condite da 2 gol in Premier League. Nonostante il poco spazio trovato in Inghilterra, il Real Madrid decide di puntarci nel Gennaio 2019 acquistandolo per una cifra importante intorno ai 17 milioni di euro.
A Madrid gode della stima di Zidane ma anche in questo caso si ritrova limitato dalla forte concorrenza. In una stagione e mezza in Liga colleziona solo 21 presenze condite da 2 gol e 3 assist. Ora si presenta l’occasione per l’esplosione definitiva nel calcio che conta, in questo Milan che ha grandi ambizioni e ha soprattutto la voglia di tornare tra le più importanti d’Europa. Brahim Diaz non verrebbe al Milan per fare esclusivamente il vice Calhanoglu, ma sarebbe un jolly offensivo da far giocare all’occorrenza anche sulle fasce, magari partendo dalla panchina per poi entrare a partita in corso e spezzarla con i suoi lampi di assoluto talento e la sua freschezza.
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