Ora non ci può più nascondere dietro ad interviste di facciata o sorrisi di speranza. La versione della Juventus 2018-2019 ha un solo grande obiettivo: quella Coppa che dal lontano 1996 non ha fatto più tappa a Torino e che ora tutto il popolo bianconero sogna dopo essere stato vicino a sollevare per ben due volte negli ultimi quattro anni.
La dirigenza ha fatto un grande lavoro in questi anni alzando l'asticella tecnica e mentale senza, però, trascurare l'obiettivo scudetto, centrato per 7 anni consecutivi (primato storico per un club italiano). Ora serve quel passo in più, quello step che possa innalzare lo spessore e l'appeal della Juventus al livello delle altre grandi d'Europa.
Parliamo chiaro, nessuno ha mai negato che i bianconeri non fossero in lizza per un posto in paradiso in Europa durante le scorse edizioni di Champions, ma oggettivamente il gap con altre corazzate europee era ancora lì. Quel senso di incompiutezza dovuta ad un mix di incompleta autostima ed inesperienza che permetta alla squadra di tenere i nervi saldissimi nei momenti clou nelle notti che contano.
Oggi questo gap è stato colmato con l'acquisto più clamoroso per la storia recente del club. La Juventus ha il numero 1 al mondo tra le proprie fila, uno che sa cosa vuol dire essere decisivo nei momenti che contano. Un acquisto che non arriva a caso, ma dopo una reputazione sempre più in ascesa negli ultimi anni che ha permesso a Ronaldo di scegliere Torino come prossima meta per i propri successi personali e, di conseguenza, di club.
Ma in tutto ciò tutta la squadra dovrà migliorare. Ed in primis un giocatore su tutti, ovvero Paulo Dybala. La società sacrificherà Higuain (che sotto la Mole probilmente ha già dato il meglio di sè), riponendo la propria fiducia sull'enorme talento della Joya. Una fiducia che, a parer mio, stavolta sarà a tempo per lopiù stretto.
Lui che vedeva la Juventus come una fase di passaggio per arrivare a club più quotati ed ottenere il pass di servizio nell'Olimpo dei grandi, ora non ha più scuse. Questa Juventus è già nella cerchia delle grandi ed ora dovrà essere lui bravo a meritersela e non il contrario. Le prime avvisaglie sono arrivate la scorsa stagione quando Nedved lo esortò a pensare molto più alle vicende di campo con una vita più regolare.
La Juventus ha perdonato le sue bravate amorose ma ora più che mai la concorrenza sarà agguerrita nel reparto avanzato. La costanza di rendimento di Cuadrado, la voglia continua di migliorarsi Bernardeschi, la fame di Mandzukic, l'esplosività di Douglas Costa, la variabile Pjaca oltre che all'inamovibile Cristiano Ronaldo. Non c'è dubbio che ora la Juventus aspetta risposte concrete e a lungo termine da Dybala perchè la strada per diventare un numero 1 passa solo ed esclusivamente da Torino.
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