Prevenire è meglio che curare. Quante volte abbiamo sentito dire questa frase, specialmente in questo periodo di emergenza legato alla pandemia del corona virus. Tuttavia non è un qualcosa che entra nella testa di tutti. Alcuni non capiscono l'importanza del prevenire e preferiscono curare e eventualmente piangere morti, malati o piangere sul latte versato. In questo diario dell'isolamento volevo nel mio piccolo riconoscere il merito ad alcuni "eroi in maschera" che stanno facendo un lavoro estenuante per salvare vite.

Iniziamo da un discorso generale cominciando con il dire, o meglio, con lo scrivere che le mele marce sono ovunque. Senza essere ipocriti. Esistono persone come medici, dottori, infermieri e personale ospedaliero in generale, come in tutti campi, che magari non fanno bene il loro lavoro, non sono onesti, fanno accordi con industrie farmaceutiche per prescrivere determinate medicine affinché si vendano o altri errori o comportamenti sbagliati e poco professionali non propriamente in linea con il giuramento di Ippocrate al quale devono essere fedeli medici-chirurgici e odontoiatri, che hanno come primo obbiettivo quello di salvare vite, senza intraprendere interventi terapeutici inappropriati, e cercare in ogni modo di attuare una difesa della vita tutelando salute fisica e psichica e alleviano il dolore di chi soffre dando dignità ad ogni vita rispettando la libertà dell'individuo.

Ovviamente sono una minor parte, ma esistono le mele marce anche in questo campo, gente che fa i propri interessi, anche economici, e non fa bene il proprio lavoro. Esistono anche tra le forze dell'ordine le mele marce. Esistono soggetti di questo tipo, non propriamente apposto con la testa, che io chiamo "le forze del disordine", che commettono reati. Per farvi un esempio potrei citarvi il caso della "Uno bianca", una banda che usava questa macchina per compiere i loro crimini, composta da membri della polizia di stato che commise 103 crimini, principalmente rapine a mano armata e uccisero 24 persone. Questo è solo un esempio, ma ce ne sono degli altri. Anche in questo caso, sono una minoranza, ma esistono.

Scrivo questo perché non amo le santificazioni di qualunque categoria o persone. Nessuno è santo. Non sono santi gli immigrati, non sono santi le persone LGBT, non sono santi quelli di destra e nemmeno quelli di sinistra, nemmeno i buonisti radical chic sono santi (anche se forse qualcuno crede di esserlo) insomma, nessuno è santo. Esistono persone per bene e persone per male ovunque. Esistono persone che sono buone, ma non buoniste, leali, oneste, civili, sane di mente, che cercano di migliorarsi ogni giorno, perchè c'è sempre da migliorare e da migliorarsi, proprio perché non si nasce perfetti e santi.

Detto questo è giusto riconoscere i meriti a chi si prodiga in lavori fondamentali per la collettività, in periodi di emergenza più che mai. Non solo le forze dell'ordine ma soprattutto tutto il personale ospedaliero, che in questo periodo sta lavorando con una intensità disumana per affrontare il nemico covid 19. Un nemico che è arrivato all'improvviso, e che non è facile da contrastare. Da dove è arrivato è relativo, secondo chi scrive crede sia stato creato in laboratorio, ma tralasciando le teorie complottiste o comunque che appartengono all'informazione alternativa, è un male che c'è e va arginato.  Alcune vite purtroppo sono state portate via da questo virus maledetto, ma tantissime vite sono state salvate grazie ai medici, dottori, infermieri, personale ospedaliero che stanno facendo un lavoro eccellente, e che se hanno evitato morti e sofferenze a tante famiglie. La cosa che lascia perplessi è il taglio alla sanità che c'è stato nel corso degli anni da parte della classe politica. E questa critica la rivolgo a tutti, destra, sinistra, movimenti, estremisti di entrambe le fazioni.

Putroppo siamo un paese che solo se ci sbattiamo la faccia, solo che accade la tragedia, la pandemia, se ci scappa il morto, ci rendiamo conto delle cose. E purtroppo siamo un paese che ha una memoria molto corta, perchè temo che quando questa pandemia sarà finita, dopo un po' di tempo, qualcuno tra le stanze delle decisioni, anzi più di qualcuno, tornerà a prendere le stesse decisioni scellerate come tagliare costi alla sanità. Uno stato civile non deve sprecare soldi per cose inutili come fondi salva stati che obbligano a ricevere soldi in prestito a tassi da strozzinaggio e che qualora, come è probabile che sia, non si restituisce la somma dovuta, essi possano imporre uomini e decisioni politiche a quello stato, e di certo farebbero gli interessi non della popolazione, ma di un gruppo ristretto di potenti e filantropi. Dopo l'attentato alle torri gemelle, si diceva che il mondo sarebbe cambiato, che questo storico evento triste e tragico avrebbe portato un risveglio delle coscienze, anche tra i poltici. Poca roba, ad oggi non ho visto grande umanità da parte dei potenti e di chi gestisce e governa nazioni, forse qualche mosca bianca c'è, ma poca roba, considerate le situazioni che l'umanità, tra guerre in varie parti del mondo, fame, carestie e pandemie, ha vissuto dopo quel tragico momento storico.

La dimostrazione è come viene gestita la sanità da parte del governo, che taglia dove non deve tagliare. Considerate che gli eroi virologi che hanno isolato il virus all'ospedale Spallanzani di Roma, e che è stato un evento storico per la storia mondiale della medicina, e per quanto riguarda la pandemia del corona virus, erano precari. Nei fatti hanno dimostrando, con questo risultato, di essere elementi molto competitivi nel loro campo, tra i migliori in assoluto.

L'oculista cinese eroico, Li Wenliang, è morto per cercare di avvertire tutta l'umanità del pericolo di questo virus. Attraverso delle chat ha cercato di avvertire più famiglie possibili della pericolosità di questo virus sconosciuto. E stava riuscendo nel suo intento raggiungendo migliaia di persone. Fu richiamato dalla polizia per la diffusione di questi messaggi in chat. Il 10 gennaio del 2020, questo eroico oculista cinese ha avuto la febbre. Il 12 gennaio è stato ricoverato. Il 23 gennaio è stato trasportato in terapia intensiva e il 7 febbraio del 2020 putroppo ha perso la vita.

Tanti i medici, dottori, in tutto il mondo e anche in Italia stanno perdendo la vita per salvare più vite possibili. E di questo possiamo solo essere grati. Sono eroi con la maschera. Come i supereroi che vediamo al cinema o nei cartoni o nei fumetti come Spiderman e Batman. Solo che il nemico non è il Joker e loro non sono personaggi immaginari o da cinema. Loro sono reali. Eroi in carne e ossa. Non basta chiamarli eroi se poi non li si tutela a dovere. Sono costretti a usare mascherine senza potersele cambiare perchè non ce ne sono a sufficienza. Stanno lontani dai loro famigliari per tanto tempo, senza poter aver contatto con loro, dormono pochissimo, lavorano tantissimo. Salvano vite. E non li vediamo nemmeno in faccia. Intravediamo solo i loro occhi con il viso coperto da quella mascherina.

Eroi sono anche coloro che fanno le pulizie negli ospedali. Se ne parla poco, ma in realtà fanno un lavoro importantissimo perchè è fondamentale tenere igienizzati e puliti gli ospedali e anche loro rischiano la vita. Farmacisti, parafarmacisti, edicolanti, tabaccai, coloro che fanno da mangiare negli ospedali e per i medici, le commesse dei supermercati, coloro che portano il cibo a casa delle persone, le forze dello stato al servizio dei cittadini, sono eroi, spesso mascherati.
Non facciamo che passata questa pandemia, perchè passerà, ci dimentichiamo di loro e del lavoro no stop che stanno facendo. Riconosciamo i loro meriti. Non limitiamoci a chiamarli eroi e basta. Bisogna essere concreti nei riconoscimenti. Qualcosa che resti.
Mai più tagli alla sanità. Non li vediamo dietro quella maschera. Non sappiamo che lineamenti abbiano, ma poco importa. Bastano gli occhi.
Sono eroi che meritano rispetto e riconoscimenti concreti.





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