Sono le ore 20:50 circa del primo ottobre 2021, per i tifosi napoletani la sveglia suona per ben tre volte, è il momento di destarsi da un sonno profondo, tanto profondo che non è bastato il primo suono, tanto meno il secondo, ma per capire che era l’ora di alzarsi c'è stato bisogno di udire quel maledetto tintinnio per ben tre volte, tre come i gol presi, tre come i fischi dell'arbitro che decretano la fine della partita. Eppure, quella sveglia, nessuno di loro l’aveva impostata, nessun tifoso intendeva uscire da quel sonno accompagnato da quel piacevole contenuto cosciente, il sogno.

Il sogno che vede la squadra partenopea a punteggio pieno dopo sei giornate di campionato. Il sogno che ha visto la squadra guidata dal tecnico Spalletti, dar battaglia in Inghilterra in casa di un temibile Leicester, proprio l’Inghilterra dove negli ultimi anni tutte le squadre italiane e non solo fanno fatica ad uscirne con dei punti. Il sogno che ha fatto pronunciare di nuovo senza alcun timore scaramantico la parola scudetto, tornata a riecheggiare nei vicoli della città partenopea. 

Sia chiaro si sapeva, l’aveva ricordato anche Commisso in settimana, “…ma ogni tanto dovranno pur perdere…”. Il futuro usato dal Presidente dei viola mirava sicuramente alla prossima partita di campionato che vedrà il Napoli affrontare la Fiorentina e non era riferito alla partita di Europa League. Comunque ricordava a tutti, giustamente, che anche il Napoli è umano e quindi vincibile. Quel futuro, peró, prima che potrà essere presente Domenica, come auspicato dal Presidente italoamericano, ad oggi è già passato. Quel “presagio”, quindi, si è già avverato, così presto, tanto da ricordare a tutti che quella previsione, più che scaturire dal dono di prevedere  il futuro, è dettata dal naturale susseguirsi  degli eventi. 
La sconfitta prima o poi chiede spazio alla vittoria, perché è l’alternativa a quest’ultima (insieme al pareggio), e quindi vi è sempre una probabilità, in alcuni casi anche minima, che prima o poi essa si presenti. Nonostante ciò, la sveglia sembra aver suonato proprio nel momento più inaspettato, potremmo dire in piena notte, così da svegliare tutti i tifosi azzurri di sobbalzo. Inaspettato perché non di certo in casa contro un affrontabile Spartak Mosca ci si aspettava di doversi ricordare che anche nel calcio esistono le sconfitte.

La strada in Europa adesso è tutta in salita, sia chiaro nulla è compromesso, ma non sono permessi più passi falsi. Il Napoli fino ad oggi, compresa la sconfitta per mano dello Spartak, ha dimostrato che può riportare i propri tifosi in quel sogno. Quel sogno che fa dimenticare le sconfitte, quel sogno che fa sembrare la squadra partenopea invincibile, quel sogno che permette di utilizzare la parola scudetto senza alcun timore, quel sogno che fa cantare i tifosi “…Napoli torna campione”.

Che la sconfitta contro la squadra russa sia da lezione, che ricordi di non abbassare mai la concentrazione, altrimenti quella sveglia, maledetta, continuerà a suonare e continuerà a svegliare tutti di sobbalzo.