Il ritorno di Leonardo Bonucci a Torino cambierà la fisionomia della Juventus di Allegri restituendo qualche opzione in più in fase di impostazione.
Bonucci infatti è uno dei migliori difensori d'Europa nell'impostare la manovra partendo dalla difesa. 
Se analizziamo e confrontiamo le sue statistiche con Godin l'alternativa laddove la Juve non avesse dovuto scegliere la proposta, sistema bilancio, formulata da Leonardo, dati Opta, emerge u la miglior qualità di Bonucci sta nel lavoro di regìa arretrata rispetto agli score prettamente difensivi che vedono largamente primeggiare l'uruguagio.

E queste attitudini la Juve, nel momento in cui ha deciso di riportarlo a Torino, intende sfruttare.

Cosa cambia per Pjanic?
Il ritorno di Bonucci regalerà a Miralem Pjanic  più libertà sottraendolo ai compiti di perno arretrato da cui far risalire la manovra, per altro il ruolo per lui più difficile perché ha sempre avuto nella capacità di difesa del pallone il suo principale difetto.

Con Bonucci la risalita dalla nostra trequarti può tranquillamente esser affidata al Viterbese, che avrà l'opzione di lanciar lungo, negli spazi, per le ripartenze e gli strappi di Douglas Costa a sinistra, e Cuadrado a destra, o lo smistamento corto ai suoi centrali di centrocampo, sentitamente Pjanic, il quale, non essendo più costretto a ripartire da dietro, potrà assumere una posizione di 15-20metri più avanzata, protetto anche da Emre Can che ha la presenza fisica per sostenerne la minore vigoria atletica, dedicandosi ad un lavoro di rifinitura del possesso  tentando l'innesco nello stretto di Dybala e Douglas Costa. Ci sarà insomma una risalita del campo che partirà da Bonucci passando per Pjanic, pronto ad imbucare nello spazio per Dybala o i due esterni, Cuadrado e Douglas Costa, o, se si sarà schermati, con il lancio lungo a cercare la corsa di Cuadrado e Douglas Costa, saltando il centrocampo.

Il vantaggio di avere Emre Can in questo meccanismo sta nella capacità di immediata pressione che il tedesco sà assicurare sulle palle perse o semplicemente nella fase di non possesso, per favorire il tentativo immediato di imbucata manovrata in mezzo,

Emre Can ha score inferiori ma vicini a quelli di Casemiro e Kante' i due maestri del ruolo, senza difettare di quelle letture di posizione che mancavan completamente a Matuidi, il cui pressing era ed è disordinato anche se incessante, e che manca a Khedira che è oggi solamente un incursore da centrocampo a 3.
Il tutto per massimizzare le caratteristiche di Ronaldo, che è un eccezionale contropiedista ed un attaccante che ama lavorare sull'acrobazia, oltre 100 gol nella sua carriera son stati segnati di testa.