Il tanto vociferato ritorno pare poter essere realtà: Mr Conte per l'assalto finale (ultraventennale!!!) alla "Coppa dalle Grandi Orecchie" in contemporanea con la fine del ciclo delle spagnole.
Per alcuni critici Conte non è adatto alle Coppe: ebbene, dategli questa Juve aggiungendoci una mezzala d'attacco di livello internazionale e lo vedrete! Pjanic regista, Matuidi factotum recupera palloni dai piedi sopraffini e un incursore offensivo potente per un 433 di livello "monstre" (Pogba? Naingolaan? Savic?).

I dirigenti non vorrebbero che a riportare la Champions in Italia fosse un team diverso dalla Zebra (termine di "bonipertiana memoria") poiché un tale smacco darebbe il là, definitivamente, alle speculazioni inerenti la classe arbitrale italiana nei confronti dei bianconeri.
Queste dinamiche preparano il campo a trappole che possono arrivare perfino a distruggere una società.

Altro fattore: molti tifosi si chiedono come possa essere che un Liverpool partito dai preliminari corra ancora a 200 km/h mentre una Juve con meno impegni (si gioca meno rispetto che in Albione) sia la più cotta d'Europa. Credo (eufemismo visto che concordano praticamente tutti i preparatori atletici) che la ragione sia da ricercare nell'ambito dell'intensità, come lo fu per i famosi infortuni "di Vinovo". 
Prima della "cura Conte" gli infortuni muscolari erano all'ordine del giorno, poi col mister leccese (in modo apparentemente paradossale), incrementandosi l'intensità, questa fase nefasta si concluse. Al contrario di ciò che si potrebbe pensare un allenamento più marcato riduce il tasso di infortuni muscolari (se non si eccede ovviamente) e Conte col suo staff ha dimostrato di saperci fare.

Le radici calcistiche italiane (sin dagli anni '30) non aiutano, esse infatti prediligono la densità all'intensità e questa cultura va a ripercuotersi forzatamente sulla solidità fisica dei calciatori: si pensi alla scelta del libero piazzato dietro i due difensori centrali (una volta erano detti "terzini" prima che venissero dirottati ai lati) rispetto al gioco in linea in cui la coordinazione e le linee vicine sopperiscono al difensore in meno al punto che gli spazi per gli attaccanti avversari non aumentano ma anzi si riducono.
Per quanto il libero si sia "estinto" è rimasta la cultura della difesa passiva, dei giocatori che difendono per linee orizzontali (pressione al posto del pressing) e Allegri ne è il simbolo vivente per la disperazione di molti utenti del calcio in PayTv. 
Chiaramente questo va a ripercuotersi sulla fiducia, sull'autostima (vedasi andata col Real) e nei momenti top emerge; non è un caso che la Juve solo quando ha l'acqua alla gola giochi bene, eppure, col Real (al ritorno), si percepivano la non abitudine ed una certa improvvisazione. 
I preparatori concordano che le sessioni di allenamento in Italia rispetto all'Inghilterra sono troppo intervallate da pause con eccessi di tattica sulla preparazione atletica ed è come (per fare un parallelo) se una partita di calcio venisse interrotta dal VAR ogni 5 minuti.
Altri tifosi si chiedono come si possa prevalere contro team aventi più talento se non si ha il gioco dalla nostra parte (pressing, movimenti senza palla, schemi mnemonici in ogni anfratto del campo) senza cioè un'organizzazione superiore ed a mio avviso hanno perfettamente ragione.

La Juve deve svoltare, deve cambiare mentalità e Conte è la scelta corretta. Senza nulla togliere alle vittorie del tecnico toscano ma se nel primo anno riuscì a vincere dando "respiro" ai giocatori dal secondo anno avrebbe dovuto "costruire" e purtroppo ciò non è avvenuto.
Adesso i giocatori rispetto a quelli lasciati da Conte sono diversi al 95% e questo è un altro fattore importante. Il ritorno di Conte, per concludere, renderebbe la Juve molto più "solida" perché pacificherebbe le due fazioni: quella minoritaria rimasta in empatia con l'ex Capitano e quella che non gli perdonò di essersene andato.

Una Juve matura per tornare sul trono più alto con in più la curiosità, una irrefrenabile curiosità!
Anche la vicenda del ristorante da 100 euro è preistoria eppure a qualcuno piace "rinverdirla". Ci si domandi chi tema un ritorno di Conte e chi la tiri fuori costantemente. Non credo siano gli juventini semmai sono i "bastonati" dallo strapotere bianconero.

Conte sapeva che alla Juve veniva rinfacciato di vincere solo in Italia e ciò veniva motivato dagli avversari come una prova della sudditanza della classe arbitrale nostrana verso i colori bianconeri. Conte rispose a un giornalista con la storia del ristorante da 100 euro per difenderla dall'accusa di favoritismo mostrando come il Bayern (che peraltro lo aveva eliminato) avesse un giro di affari molto superiore.

Adesso la musica è cambiata, la Continassa è una realtà, il monte ingaggi si è alzato, la rosa è di primo livello... c'è stato un bel salto, manca solo lui!

Quando torna Mr. Conte?