Nella giornata di ieri è stato vissuto quello che viene definito l’atto finale di una vicenda irreale ai confini dell’assurdo. Un assurdo dove l’inter, che dopo aver chiuso il campionato in modo soddisfacente ed avere centrato una finale europea ( anche se non la “divina“ champions), ha visto nella figura della propria guida tecnica una sfuriata pubblica nella quale si denunciavano gravi mancanze da parte della società nei confronti dell’allenatore stesso. Accuse che hanno lasciato quasi tutta l’opinione pubblica spiazzata e che ha sortito come unico effetto l’addensarsi di nuvole scure sopra al cielo della Pinetina, un cielo che raramente come in questa stagione era rimasto abbastanza limpido per quasi tutto il proseguo della stessa.
Da quella sfuriata abbiamo letto e sentito innumerevoli “previsioni” di ogni tipo su le conseguenze di tale vicissitudine, rescissione, licenziamento, scontro, dimissioni, tregua e chi più ne ha più ne metta. Tutto ciò fino a ieri dove con un breve e asciutto comunicato della società nerazzurra si apprende che l’incontro con il tecnico risulta costruttivo ed inoltre sono state stabilite le basi per proseguire insieme nel progetto. A questo punto viene da chiedersi, tutto risolto? Forse.
Personalmente qualche dubbio rimane, in quanto tutta questa diatriba risulta innescata unilateralmente. È sempre e solo la campana di Conte che ha suonato note di dubbi, perplessità, fratture tra la parte tecnica e quella dirigenziale, mentre ieri la campana che ha sentenziato il clima di pace risulta l’altra, quella della società, quella campana che in tutta la stagione non ha mai dato la benché minima sensazione di avere dubbi sul proseguo del cammino assieme al tecnico, anzi pubblicamente sono arrivati ringraziamenti e riconoscimenti del lavoro svolto. Una campana che ha tutto l’interesse a chiudere più velocemente possibile l’accaduto e certifica inoltre che se sarà rottura tra l’Inter e mister Conte non sarà certo bilateralmente, ma solo mediante dimissioni del tecnico. Per questo mi sento di dire che la parola fine su tutta la vicenda potrebbe non essere ancora detta o scritta e di pazientare ancora qualche settimana almeno fino a quando non sentiremo di nuovo echeggiare le note dell’altra campana e solo allora sapremo se è tornato veramente il sole ad Appiano gentile e sull’Inter che verrà oppure siamo solamente dinnanzi alla quiete prima della vera tempesta.
L.P.
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