Con quella squadra vincerei anch'io, quante volte abbiamo sentito questa frase? ma cosa c'è di vero in questa affermazione?
Il ruolo dell'allenatore è da sempre il più discusso tra tifosi, ci sono essenzialmente due partiti, quelli che....l'allenatore conta poco o niente, e quelli che...l'allenatore è tutto. L'unica certezza è che quando le cose non vanno bene a pagare è quasi sempre l'allenatore. La dirigenza lo fa principalmente per due motivi, il primo perché licenziare una squadra non è possibile, il secondo perché si scrolla le responsabilità di dosso e le fa cadere sul solito capro espiatorio. Solitamente sono i più criticati perché o sono vincenti ma non soddisfano i palati fini degli intenditori del bel calcio, oppure, fanno un bel calcio ma alla fine non vincono niente.
Se prendiamo ad esempio due squadre che hanno fatto la storia del calcio mondiale, come il Milan di Sacchi o il Barcellona di Guardiola é ovvio che all'apice del loro lustro chiunque di noi si poteva sedere in panchina e guidare con successo quelle squadre, ma si dimentica che il difficile era arrivare a quei livelli, riuscire a mettere in campo le proprie idee calcistiche e farle diventare realtà e storia di questo sport. Poi guidare una squadra all'apice lo possiamo fare tutti na per quanto tempo?
L'esempio di Benitez che subentro' a Mourinho in un Inter stellare che aveva appena conquistato il triplete ne è l'esempio più famoso di come è anche semplice rovinare un gruppo. Ciò che invece non ha fatto Allegri che ha ereditato il gruppo Conte ed è riuscito perfino a migliorarlo. Ora pensare alla Juve sembra tutto facile e semplice portare avanti questa squadra, ma ne siete davvero sicuri? Che sia semplice gestire gli equilibri di una rosa di questo livello con fuoriclasse da fare sedere in panchina ad ogni partita, tenendo a bada mugugni e lamentele? In questo a mio avviso Allegri è un maestro, certo non brilla per qualità di gioco, ma è un grande allenatore e gestore di campioni. Per noi tutti è semplice criticare scelte e metodi ma bisogna essere la per capire.
Esistono gli "esaltati" come Kloop Conte Mourinho, e i riflessivi come Allegri Ancelotti e Guardiola, anche se a loro modo sanno essere severi rigidi e farsi rispettare senza esagerazioni. A mio avviso un allenatore è molto importante anche in una rosa competitiva e in una società forte. Deve essere soprattutto un grande punto di riferimento per tutti, perché un allenatore che sa creare un gruppo avrà dalla sua squadra molto di più di un'altro allenatore magari tatticamente più bravo.
Lippi all'Inter, così come Benitez, sbaglio' completamente l'approccio alla squadra e fini' malamente, nonostante sulle sue qualità non ci fossero dubbi. È lì la vera bravura di un mister, capire come rapportarsi col gruppo per ottenere il massimo, non come sta facendo Mourinho ora al Manchester.
Quindi alla domanda iniziale, anche io farei bene con quella squadra, direi che non è per niente detto, anzi è molto più facile fare danni.
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