Allegri l’aveva quasi chiamata: “se potessi, ai sorteggi eviterei il Real” aveva detto mercoledì il tecnico della Juventus; mai “gufata” fu più efficace perché infatti la Juventus, per i quarti di Champions League, ha pescato proprio il Real Madrid.
Un sorteggio veramente ostico contro una squadra che, a detta di molti, è la favorita numero uno per conseguire quello che sarebbe il terzo successo consecutivo in Europa. Una squadra che non ha bisogno di nessun genere di presentazione e il cui valore è stato ampiamente messo in mostra negli ultimi anni; un gruppo rodato, di altissima qualità e malizia che ha trovato in Zidane un grande tecnico e gestore di campioni che, dopo quello che sempre Allegri ha definito un “periodo di vacanza” stanno tornando sui loro livelli abituali.
La Juventus torna ad incontrare le merengues dopo la disastrosa finale di giugno disputata a Cardiff: allora i bianconeri, dopo un ottimo primo tempo, fecero una ripresa disastrosa in cui capitolarono sia sul piano fisico che mentale consegnando il trofeo nelle mani del Real Madrid. Di sicuro si tratta di un quarto molto complicato, basti pensare alla semplicità con cui il Real, agli ottavi, si è sbarazzato di una squadra come il PSG che era stata costruita per vincere il trofeo.
Uno scontro difficile ma non impossibile: perché la Juventus ha dimostrato, anche in Europa, che se affronta le partite con il piglio giusto può rendere la vita difficile a chiunque; basti pensare al quarto dell’anno scorso contro il Barcellona: all’atto del sorteggio, in molti etichettarono lo scontro come proibitivo per non dire impossibile ma la Juventus dimostrò con i fatti di poter avere la meglio anche con quella che allora era considerata la candidata numero uno per la vittoria finale dopo aver rimontato, nella leggendaria gara di ritorno, tre gol sempre al PSG.
Allora fu una sorta di rivincita di quella che fu la finale di Berlino giocata due anni prima; mi piace pensare che, anche quest’anno, possa essere l’occasione per “vendicare” la sconfitta di Cardiff. Con una doppia prestazione di testa, cuore e tecnica a mio avviso ci sono tutte le prerogative per avere la meglio, come del resto accadde tre anni fa quando, in semifinale, riuscimmo nell’impresa di eliminare le merengues nel doppio scontro.
L’assenza per la gara di andata di calciatori importanti come Benatia e Pjanic e il fatto che il Real Madrid ormai ha come unico obiettivo stagionale la Champions sono handicap di certo non sottovalutabili; tuttavia credo che l’entusiasmo e l’organizzazione della Juventus, unite alla voglia di rivalsa post Cardiff, possano fare la differenza. Soprattutto nella gara di andata in cui, come accadde contro il Barcellona, bisognerà cercare di porre delle basi importanti per il passaggio del turno. Un doppio scontro in cui le nostre “stelle” dovranno dare tutto il loro meglio, senza cadere nei tranelli, anche mentali, che una squadra abituata a giocare queste partite, come il Real ci presenterà.
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